
“L’ho vista prima io!”
L’auto elettrica risolve alcuni problemi ma non tutti. Per esempio resta ingombrante in città e crea innovativi problemi di parcheggio. Perché il modo migliore per caricarla è parcheggiarla e collegarla a una colonnina di ricarica. Ma non è detto che ci siano abbastanza colonnine di ricarica, così come, nella realtà quotidiana, non è detto che ci siano abbastanza parcheggi.

Un utente si lamenta direttamente con Elon Musk di chi lascia la Tesla per ore parcheggiata davanti alle colonnine di ricarica.
Qui BBC Autos delinea il galateo della ricarica dell’auto elettrica.
A meno di non avere a casa la possibilità di tenere l’auto in box o in un posto auto con accesso alla colonnina di ricarica, è difficile parcheggiare in strada sottocasa con la stessa noncuranza di oggi. E cercare un parcheggio con colonnina di ricarica mentre l’auto è in riserva di energia può essere un’esperienza stressante.
Inoltre, senza posto auto riservato (o colonnine in tutta la strada), tornando a casa la sera non basta trovare un posto: occorre trovare un posto con accesso alla ricarica.
E quando si trova la ricarica, non si può lasciare lì l’auto tutta la notte (anche se qualcuno lo farà). In teoria, appena ricaricata a sufficienza la batteria, si dovrebbe liberare il posto per gli altri che devono ricaricare. Idem presso l’ufficio: se trovi il posto per caricare l’auto, non puoi lasciarcela fino a sera quando torni a casa. Poi devi trovare un altro posto per lasciare libero il posto di ricarica.
Con un ulteriore problema da risolvere: in azienda e presso i posti pubblici, chi paga l’energia elettrica?
Dopo cento anni di problemi di parcheggio sempre uguali e mai risolti, finalmente sono arrivate le novità dell’auto elettrica: nuovi problemi di parcheggio. Oppure nuove spese e nuovi grattacapi per i comuni e per le aziende che idealmente dovrebbero attrezzare ogni posto auto, pubblico o privato, con una colonnina di ricarica, predisponendo anche adeguati sistemi di conteggio e pagamento dell’energia consumata.
Cosa che faranno solo se, come è successo con l’auto a petrolio, decideranno di sovvenzionare pesantemente l’auto elettrica per rendere conveniente per il consumatore un veicolo che di suo, senza costose infrastrutture pubbliche, sarebbe antieconomico e poco pratico.
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