Sarebbe utile imporre la targa anche alle biciclette?
Risposta. In nessun paese europeo esiste la targa per le biciclette. In tempi moderni l’unico era la Svizzera, che l’ha abolita nel 2011. Basta questo per chiarire che si tratta di un’idea che probabilmente non serve a niente né per la repressione delle infrazioni stradali, né per la prevenzione dei furti di biciclette. Per farla funzionare dovrebbe essere messo in atto un apparato burocratico analogo al Pubblico Registro Automobilistico, la registrazione notarile di ogni acquisto e compravendita di biciclette, la radiazione dal registro delle biciclette rottamate. Se anche la Svizzera, unico paese europeo a prevedere una forma di targatura ciclistica in tempi moderni, ha abolito la targa per biciclette, forse il gioco non vale la candela.
Normalmente questa idea emerge periodicamente nei social network o da figure pubbliche di vario genere (presidenti di associazioni, politici locali). Chi formula questa proposta si identifica automaticamente come totalmente incompetente in tema di mobilità urbana e ciclismo urbano perché evidentemente non ha fatto la minima ricerca per vedere se esistono esperienze analoghe e quanto siano servite.
Quindi, no: probabilmente sarebbe una complicazione inutile priva di utilità reale.
Diverso il discorso della marcatura identificativa a scopo antifurto. Esistono diversi sistemi, volontari e di modesto costo, che identificano in modo univoco il telaio della bicicletta ai fini di una denuncia in caso di furto, ma che non comportano le complicazioni e la burocrazia di una targa identificativa come quella obbligatoria per i veicoli a motore.
Qui le varie bislacche proposte partorite da associazioni e partiti negli ultimi anni per targare le biciclette.
Non serve la targa per le biciclette, serve maggior SENSO CIVICO e le più elementari NORME del VIVERE CIVILE…….
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: Il titolo cretino dell’anno | Benzina Zero
Assolutamente utile come assicurazione casco campanello e luci
"Mi piace""Mi piace"
E specchietti
"Mi piace""Mi piace"
Attesa la sua competenza in materia, mi spiegherebbe cortesemente, come un agente di Polizia Urbana potrebbe sanzionare il comportamento del ciclista tipo che se ne infischia bellamente delle elementari regole di circolazione e di rispetto (bici sul marciapiede, nelle zone pedonali, sensi unici presi al contrario etc…). Allo stato attuale non puo nemmeno imporre uno stop secco al “genio bicimunito” di fatto non è possibile fermare il trasgressore che tranquillamente può proseguire il suo percorso. Quindi, identificare il mezzo con una semplicissima targhetta – possibile , credo senza inutili complicazoni burocratiche – pare così assurdo? Per gli amici svizzeri, che dire, penso abbiano rinunciato ad un provvedimento unico ( e con questo?) ma civilissimo, per i risultati, non ho dati che confortino le tesi a favore o contrarie, in merito all’aumento dei furti o dei comportamenti incivili; non dimenticando che parliamo di svizzeri, ça va sans dire.
"Mi piace""Mi piace"
Le bici vengono multate normalmente, così come normalmente possono essere multati i pedoni. Non è vero che non possono essere multati per assenza di targa identificativa sul retro. Si tratta solo di volerlo fare. Spesso non lo fanno per il semplice motivo che le infrazioni dei ciclisti sono meno gravi e meno pericolose di quelle degli automobilisti e quindi è meglio concentrare le risorse su quel fronte. E resta il fatto che la targa per bici non esiste in NESSUN paese europeo. È evidente che non serve a molto.
"Mi piace""Mi piace"