Come ridurre rifiuti e inquinamento nella propria vita, risparmiando anche soldi e tempo

A meno di non fare il tassista o l’agente di commercio, raramente un’auto è realmente necessaria. Farne a meno comporta risparmi enormi per il bilancio familiare e per il pianeta.

La lotta contro l’inquinamento e contro il riscaldamento globale si fa anche a livello personale e familiare. A differenza di quel che dice la pubblicità di alcune grandi aziende petrolifere, non è certo sufficiente, ma è comunque utile. Per cercare di sconfiggere i grandi problemi ecologici occorre un forte impegno prima di tutto delle amministrazioni pubbliche e delle grandi aziende nazionali, internazionali e multinazionali: senza il loro impegno concreto, invitare i consumatori a risparmiare rendendoli corresponsabili delle politiche aziendali è solo greenwashing ipocrita.

Ciononostante, fare scelte anti-inquinamento è comunque utile per il proprio benessere, la propria salute e anche il bilancio familiare. Ecco diversi metodi, alcuni semplicissimi, altri più impegnativi:

  1. Eliminare l’automobile. Le spese correlate all’automobile (spesso due o tre in famiglia, più magari uno scooter o una motocicletta) sono le più pesanti per il bilancio familiare dopo la casa. Organizzare la propria vita in base a una sola automobile familiare (o nessuna) significa risparmiare un sacco di soldi. Se ne risparmiano tanti che spesso conviene cambiare casa e andare a vivere vicino a una stazione ferroviaria o in una città meglio servita da piste ciclabili e mezzi pubblici. In media gli europei spendono circa 600 euro al mese per l’automobile. A meno di non fare i tassisti o gli agenti di commercio, in genere eliminare l’automobile consente enormi risparmi ogni anno. E benefici per la salute, oltre ad avere più tempo libero grazie al fatto di non dover cercare parcheggio, rifornire l’auto, fare i tagliandi, andare a pagare le multe e l’assicurazione, fare le revisioni, pagare le riparazioni. Eliminando un’automobile, uno scooter o una moto si possono risparmiare diverse migliaia di euro l’anno. Inoltre pochi sanno che l’uso dell’auto produce una primaria fonte di microplastiche nei fiumi e nel mare, attraverso l’usura dei pneumatici.
  2. Ridurre l’uso dell’auto. Se non è possibile eliminare nessuna delle auto familiari, si può cercare di ridurne l’uso, cercando di identificare i numerosi viaggi inutili eliminandoli o sostituendoli con altri mezzi meno costosi e più salutari. Se non è possibile neanche questo, fare un bell’esame di coscienza sulle proprie scelte del passato: veramente sono costretto a usare l’auto, oppure succede perché, dieci anni fa ho scelto io di andare a vivere in un posto senza servizi pubblici? Riducendone l’uso si risparmiano diverse centinaia di euro l’anno, e si può scoprire anche di poterne fare a meno.
  3. Preferire la bici e i mezzi pubblici. Anche se non sempre si risparmia tempo (ma sui mezzi pubblici si può leggere o consultare il telefonino, in bici si fa del moto), si risparmiano sicuramente soldi e si fa anche del movimento utile per la salute (ovvio per chi va in bici, ma anche chi usa i mezzi pubblici spesso deve percorrere a piedi tratti significativi di strada a piedi).
  4. Valutare di trasferirsi in una città o in un quartiere meglio servito dai mezzi pubblici, più vicini al posto di lavoro. Organizzare la propria vita per rinunciare all’auto può generare un risparmio enorme nell’arco degli anni.
  5. Bere acqua del rubinetto. Le bottiglie di acqua minerale rappresentano una quota importante di plastica nei rifiuti e anche un notevole spreco energetico: le 12 bottiglie che una famiglia media consuma settimanalmente devono essere trasportate al grossista, al negozio o al supermercato, e infine a casa tua. Poi i vuoti devono essere gestiti da te per la raccolta differenziata, e quindi trasportati nei centri di raccolta. Sono migliaia di camion che circolano per niente in tutta Italia. Raccogliere le bottiglie vuote è buono, ma evitare di produrle sarebbe molto meglio. Anche se localmente ci sono delle eccezioni (non tutti i comuni hanno acqua buona), in genere l’acqua del rubinetto è migliore e più controllata delle acque minerali in commercio. Si possono risparmiare anche 500-1.000 euro l’anno.
  6. Usare una borraccia per bere in giro per la città. Invece di comprare le bottigliette di plastica da mezzo litro, comprare una borraccia da alpinismo e riempirla la mattina (con acqua minerale di bottiglie grandi, se proprio non se ne può fare a meno) oppure con acqua del rubinetto, té, tisane, comporta sia risparmio sia riduzione di inquinamento e plastica.
  7. Ridurre la temperatura del riscaldamento in casa. Si può vivere bene anche a 18 gradi, e se il riscaldamento è autonomo oppure con ripartizione dei consumi, a fine anno si risparmiano un sacco di soldi.
  8. Evitare di usare l’aria condizionata. Invece di installare l’aria condizionata, valutare l’installazione di ventole al soffitto, spesso altrettanto efficaci (e molto meno energivore) per stare un po’ più freschi in casa. Se invece è già installata, usarla il meno possibile e non tenere una differenza eccessiva di temperatura fra dentro e fuori.
  9. Evitare di usare l’aereo. I viaggi low cost sono una grande tentazione per le vacanze, ma sono estremamente energivori. Meno si usa l’aereo, meglio è. Quando possibile, preferire il treno, oppure pianificare vacanze e viaggi in località più vicine.
  10. Fare con attenzione la raccolta differenziata. Dividere adeguatamente i rifiuti aiuta a ridurre l’inquinamento.
  11. Evitare di comprare frutta e verdura pre-lavata, tagliata e confezionata. Si tratta di prodotti molto costosi (si paga un’alta componente di servizio e confezionamento) che comportano anche un discreto spreco di plastica. A parte che spesso le garanzie igieniche non sono brillantissime (nella busta quasi sempre è consigliato di lavare comunque il contenuto: domandati perché), il prezzo a peso è generalmente molto più alto dell’equivalente prodotto sfuso da lavare e pulire. Se possibile preferire sempre verdura non confezionata.
  12. Scegliere prodotti con confezioni ridotte, oppure preferire i prodotti sfusi. Bottiglie di detersivo, confezioni usa e getta, prodotti mono uso eccetera richiedono tanto materiale che finisce nei rifiuti, e richiedono più energia sia per il confezionamento sia per trasporto e logistica.
  13. Usare la moka invece del caffè in cialde. Le macchinette espresso a cialde sono diaboliche: da una parte incoraggiano un maggiore consumo di caffè (che, sopra certe quantità, può essere negativo per la salute e per un buon riposo notturno), dall’altra producono una quantità di rifiuti difficili da riciclare: molte cialde sono di plastica e alluminio che diventano difficilmente riciclabili perché contengono i fondi del caffè, e non possono andare né nella plastica, né nell’umido (a meno di non smontarle una ad una). Inoltre raramente il caffé prodotto in questo modo è realmente buono: dovendo essere macinato e confezionato settimane o mesi prima dell’uso perde molti aromi. Se si ama il caffè, in casa è meglio la moka con caffè appena macinato. A pari qualità di miscela, la bevanda è molto più buona e aromatica. Si risparmia, si beve meno caffè, ed è anche più buono.

Anche se non tutti questi consigli sono applicabili da tutti e da tutte le famiglie, qualcuno è sicuramente applicabile da moltissimi.

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
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3 risposte a Come ridurre rifiuti e inquinamento nella propria vita, risparmiando anche soldi e tempo

  1. Giancarlo Brunelli ha detto:

    Gianni, sei forte. Ce ne fossero tanti come te.
    Continua così più che puoi.
    Complimenti e saluti, Giancarlo da Verona

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