
Molti automobilisti romani sono convinti di vivere in una città sterminata, dove è impossibile muoversi senza l’auto. In realtà forse Roma è la città dove si perde più tempo in macchina, non quella geograficamente e urbanisticamente più grande d’Europa.
Nell’immagine sopra vengono confrontate otto aree urbane funzionali europee: Londra, Parigi, Madrid, il Bacino della Ruhr, Berlino, Barcellona, Roma e infine Milano, tutte alla stessa scala e con indicazione del numero degli abitanti. Dette anche Aree urbane Estese, le aree urbane funzionali sono composte da un centro abitato ad alta densità e da un’area geografica circostante di rilevante pendolarismo occupazionale e scolastico-universitario.
Come si vede, l’area urbana funzionale di Roma è più piccola dell’area funzionale di Milano, e molto più piccola di quelle di Londra e Parigi. La Lombardia è molto densamente popolata, e moltissimi comuni intorno a Milano hanno rapporti con la capitale di regione, fino ai confini con la Svizzera. Il Lazio invece è meno popolato e ha una minore densità economica e abitativa.
L’equivoco della città sterminata deriva da un fatto amministrativo-burocratico: il Comune di Roma è molto grande, mentre in altri casi l’area urbana è costituita da molti più comuni interconnessi fra loro. Per esempio il Comune di Milano è amministrativamente piccolo, ma circondato da un hinterland densamente popolato e con grandi scambi fra di loro e con il capoluogo. Ma il movimento di cittadini e pendolari non è fermato dai confini comunali: in auto, in treno, con i mezzi pubblici, a piedi o in bicicletta, i cittadini si spostano dove devono andare, facendo percorsi quotidiani di poche centinaia di metri o di decine di km quasi sempre indipendenti dal confine comunale che, in zone urbane continue non più interrotte da campagne e cinte daziarie, spesso ha poca rilevanza. Ovvero: i cittadini non si muovono da confine a confine (ovvero città grande, spostamenti grandi) bensì si muovono secondo necessità, voglia e opportunità, dentro e fuori i confini comunali.
[AGGIORNAMENTO] Qui la rappresentazione grafica dei flussi di pendolari nelle maggiori città italiane. Come si vede i flussi di pendolari che raggiungono Milano sono più intensi di quelli che raggiungono Roma.

Qui alcuni dati sulla mobilità romana:
- A Roma 53% degli spostamenti sono all’interno del municipio. 55% sono di breve durata (meno di 30′) [Rapporto Mobilità Roma 2019]
- Tempi di percorrenza dei pendolari a Roma e dintorni: 30% meno di 15 minuti, dal 16% al 31% meno di 30 minuti. Dal 27% al 57% usano i mezzi pubblici [Istat, Città Metropolitana di Roma Capitale]
- A Roma ogni giorno 74.000 spostamenti in bicicletta per andare a scuola, lavoro o fare commissioni [Rapporto Mobilità Roma 2019]
- Distanze urbane: Roma e Milano a confronto
- Quiz. È vera la leggenda che ‘tutti’ lavorano lontanissimo da casa? [No. Solo una minoranza] [dati Isfort, Istat, Regione Lombardia, Censis e altri]
Qui alcuni dati sugli spostamenti a Milano:
- Spostamenti in Lombardia: 39,9% per lavoro; 70% sotto i 10 km [Regione Lombardia]
- Che mezzi usano i milanesi per andare al lavoro? Tenetevi: *solo* il 27,4% usa l’auto [Istat, Comune di Milano] [Aggiornamento]
Qui il confronto fra i due centri di Roma e Milano all’interno delle Tangenziali (Milano) e del Grande Raccordo Anulare (Roma).
Milano è un quartiere di roma
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Così dice chi non sa leggere una cartina.
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io ho vissuto in entrambe le città x molti anni e metto fortemente in discussione quelle cartine …. non mi sembra che rappresentino per niente le due realtà. Il comune di Roma ha una superficie di 1285 kmq contro i 181,8 di Milano o i 105,4 di Parigi. È paragonabile a NY che conta 1213 kmq!
Il concetto di area funzionale è molto opinabile ed i criteri per la sua definizione molto discutibili.
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Bravo. Infatti Cerignola è una metropoli più grande di Parigi e Milano, e grande la metà di Roma: ‘Roma a confronto con le più grandi città europee: Parigi (120 kmq), Milano (182 kmq) e Cerignola (594 kmq) [Grab Roma] https://buff.ly/3hSfbIP
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In effetti e centrata la considerazione che Cerignola è grande la metà di Roma. Roma che è per me la città più bella del mondo soffre nel moderno concetto di urbanistica di megalomania. Occorre togliersi il senso di ego che la qualifica come la più grande territorialmente, Ciò non porta a niente anzi amplifica il provincialismo romano. Mi rivolgo in particolare a chi da romano ha vissuto a Milano e continua con questi confronti ebbene forse non si e mai mosso dalla città. gli consiglio di verificare meglio la città metropolitana e di viverla Si renderebbe conto della grande differenza delle due aree. Appena fuori dal perimetro cittadino non troverebbe insulse borgate ma cittadine pulsanti we siamo solo in Italia. Roma è la mia capitale e merita molto ma parlare in questo modo si giustifica solo la sua piccolezza degli ultimi decenni.
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No, semplicemente, ad esempio, attorno a Milano, in generale nella Lombardia, ci sono molti più centri edificati in una zona ristretta. Infatti in quella cartina della area urbana – che va precisato non è un confine ufficiale, definito – a Milano, vengono considerate anche città come Brescia, Bergamo, persino Piacenza in Emilia. Ma sono città che esistono da secoli, non sono periferie moderne di Milano. Sono città autonome che con gli anni si sono allargate ed essendo non particolarmente lontane le una della altre, hanno finito per toccarsi. Il Lazio è meno abitativamente denso della Lombardia, tutto qui, per cui tra Roma e gli altri grossi centri della regione c’è molta più distanza. Ma cosa conta? Tutti noi romani possiamo dover attraversare la città anche solo per ritirare dei documenti o andare al cinema. Nessuno invece da Milano dovrà andare a Brescia, se non per piacere o se per caso è un pendolare che lavora in una delle due città. Ma questo può valere anche per qualcuno che vive a Latina e lavora a Roma o viceversa. Questa chiacchiera dell’area urbana, che ripeto non è una regione amministrativa ufficiale, può avere già un po’ più di senso per le grandi megalopoli europee. Parigi ad esempio è minuscola ma attorno a sé ha un’infinità di più o meno piccoli comuni per migliaia di km. Ma anche lì vale lo stesso discorso: un parigino non uscirà mai dai minimi confini della città vera e proprio. Insomma, al di là dei pendolari – che ovviamente a Roma sono di meno primo perché la città è già di per sé enorme, quindi uno che dalla Bufalotta lavora magari a Ostia, non è considerato un pendolare, ma percorresse le stesse distanze a Milano o a Parigi, lo sarebbe a tutti gli effetti; secondo perché al di fuori di Roma non ci sono mai stati grandi centri tali da allargarsi tanto da toccare la periferia della capitale – i romani effettivamente vivono e si muovono in una città dai confini mastodontici. Sottolineerei inutilmente mastodontici vista la scarsissima densità abitativa. Ma è così. Punto.
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Mah,Roma è così vasta( in kmquadrati 1200 )rispetto alle altre città europee,però a livello di abitanti,non è neanche tra le prime 5? Poi,Milano e Hinterland se fosse una cosa sola mi sembra di capire che sarebbe immensa sia come km quadrati che come abitanti oltre ai 5.000.000 giusto?
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Caro,
La scala non e’ esatta per nulla. Le mappe delle varie citta’ indicano la medesima scala nello stesso modo in cui avviene poer Google Maps: i numeri sono gli stessi ma la linea che misura i lo stesso ammontare di chilometri si allunga man mano che ci si sposta verso nord e si accorcia gradualmente quando ci si sposta in direzione sud.
Il risultato e’ errato. In questo modo, su stessa scala, Londra risulta sovradimensionata rispetto a Roma e Roma risulta sottodimensionata rispetto a Londra.
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Ecco un esempio di scala corretta con dimensioni esatte:

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ROMA e PARIGI hanno dimensioni simili quando la scala viene corretta:

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