Alla Sapienza a Roma trattano i monopattini elettrici e le biciclette elettriche a pedalata assistita come se fossero esplosivi.
È infatti stato recentemente emesso un lungo papiro di indicazioni di utilizzo di monopattini elettrici, bici elettriche, hoverboard, monoruote, Segway e altri microveicoli elettrici.
Si tratta di indicazioni particolarmente paranoiche e restrittive, che trattano i microveicoli elettrici come se fossero fonti di estremo pericolo, particolarmente per quel che riguarda le batterie, trattate come se fossero nitroglicerina:
Pur ammettendo che normalmente l’utilizzo delle batterie agli ioni di litio – diffusissime nei cellulari in tasca alla maggior parte di studenti, professori e dipendenti dell’Università della Sapienza, senza contare i computer portatili nelle borse, negli zaini, sui tavoli e sulle scrivanie – è ‘da considerarsi assolutamente sicuro in condizioni normali di utilizzo’, ciononostante secondo gli estensori del documento il pericolo di incendio è tale che viene tassativamente vietata la ricarica di monopattini e biciclette ovunque nell’ambito dell’università.
Bel modo per incoraggiare la mobilità sostenibile.
Alcune domande a chi ha emesso queste indicazioni:
- Esiste un analogo divieto di ricaricare telefonini e computer portatili nei locali dell’università? Entrambi gli strumenti di solito utilizzano batterie al litio che presentano le stesse problematiche di sicurezza delle batterie di biciclette elettriche a pedalata assistita, monopattini e altri micro-veicoli elettrici
- Sono al corrente del fatto che molte automobili e tutti gli scooter e motocicli tradizionali trasportano un serbatoio da 5 ai 90 litri di liquido tossico, infiammabile ed esplosivo chiamato benzina?
Qui l’intero documento dell’Università della Sapienza di Roma: Utilizzo in sicurezza di monopattini elettrici, biciclette elettriche e altri dispositivi per la micro mobilità elettrica – P022_C.