Le automobili diventano più pericolose per gli utenti deboli: in venti anni aumentato peso, potenza e altezza, con maggiori rischi per pedoni, ciclisti e per chi viaggia in utilitarie e auto più piccole [Vias Institute]

E c’è chi dice che i veicoli pericolosi sono i monopattini…

Secondo uno studio durato cinque anni realizzato dal Vias Institute (l’istituto Belga di sicurezza stradale) l’aumento di massa e dimensioni delle automobili comporta speciali problemi di sicurezza, con miglioramenti per qualcuno (in genere automobilisti e passeggeri di automobili più grosse e pesanti) e peggioramenti per molti altri (pedoni, ciclisti, motociclisti e infine automobilisti e passeggeri di automobili più leggere: utilitarie e berline medie).

Questo amplifica la sostanziale ingiustizia della mobilità basata sull’automobile come veicolo universale: chi ha l’auto più grossa e costosa è più sicuro. E talvolta, proprio per questo, anche più arrogante e spericolato nella guida.

Caractéristiques des véhicules qui ont un impact sur la gravité des lésions en cas d’accident

  • Masse du véhicule

La masse du véhicule a un effet à la fois protecteur et « agressif » : les occupants de véhicules plus lourds risquent moins d’être grièvement ou mortellement blessés, tandis que leurs opposants courent davantage de risques de subir des lésions graves ou mortelles.

Prenons l’exemple d’une collision entre une voiture de 1600 kg et une voiture plus légère de 1300 kg. Le risque de blessures mortelles :

  • diminue de 50% pour les occupants de la voiture la plus lourde ;
  • augmente de près de 80% pour les occupants de la voiture plus légère.

(Da Des voitures plus lourdes, plus hautes et plus puissantes pour une sécurité routière à deux vitesses?)

Caratteristiche dei veicoli che influiscono sulla gravità delle lesioni in caso di incidente

Massa del veicolo

La massa del veicolo ha un effetto sia protettivo che ‘peggiorativo’: gli occupanti dei veicoli più pesanti hanno meno probabilità di subire lesioni gravi o mortali, mentre chi viene investito ha maggiori probabilità di subire lesioni gravi o mortali.

Prendiamo l’esempio di una collisione tra un’auto di 1600 kg e un’auto più leggera di 1300 kg. Il rischio di lesioni mortali:

  • diminuisce del 50% per gli occupanti dell’auto più pesante;
  • aumenta di quasi l’80% per gli occupanti dell’auto più leggera.

Altri dati inquietanti emersi dalla ricerca:

  1. Le vetture più potenti aumentano il rischio per chi viene investito
  2. Le vetture col cofano più alto (tipicamente suv e pick-up) aumentano il rischio di lesioni gravi per i pedoni e ciclisti
  3. Le vetture più recenti aumentano il rischio per gli occupanti di vetture più vecchie
  4. Per gli occupanti di pick-up il rischio di ferite diminuisce del 65%
  5. Per gli occupanti di auto investite da pick-up il rischio aumenta del 50%
  6. Per i pedoni e i ciclisti investiti da un pick-up il rischio di ferite gravi aumenta del 90%, mentre il rischio di ferite mortali aumenta del 200%
  7. Per gli occupanti di suv il rischio diminuisce del 25%
  8. Per gli occupanti di auto investite da suv il rischio aumenta del 20%

Questo è frutto di una pericolosa evoluzione dei veicoli a motore degli ultimi 20 anni, a scapito degli utenti più deboli e di chi usa automobili più piccole:

  • La massa media delle automobili è aumentata del 30% (da 1.186 kg nel 2000 a 1.521 kg nel 2021);
  • La potenza media delle vetture è aumentata del 60% (da 65kW nel 2000 a 103 kW nel 2021)
  • L’altezza media del cofano è aumentato del 15% (da 73 cm a 83 cm)

I primi due fattori comportano un impatto maggiore e più pericoloso. Il terzo fattore nel caso dei pedoni comporta questo: quando il cofano è basso vengono colpite le gambe, con rischio di lesione non necessariamente mortale; quando il cofano è più alto viene coinvolto nell’impatto diretto anche bacino e basso ventre, con aumento del rischio di lesioni interne e ferite mortali o gravemente invalidanti.

È un’altra dimostrazione della sostanziale mala fede dell’industria automobilistica, in questo caso sul fattore della sicurezza: aumentare peso, potenza e altezza comporta un peggioramento della sicurezza per tutti gli utenti della strada, eccetto gli occupanti delle auto più grosse.  ◆

Qui l’intero articolo: Des voitures plus lourdes, plus hautes et plus puissantes pour une sécurité routière à deux vitesses?

Qui invece Il curriculum dell’industria dell’auto: marketing, design, errori, fallimenti, sviste, truffe e bugie in 120 anni di storia

Quando il cofano è basso vengono colpite le gambe, con rischio di lesione non necessariamente mortale; quando il cofano è più alto viene coinvolto nell’impatto diretto anche bacino e basso ventre, con aumento del rischio di lesioni interne e ferite mortali o gravemente invalidanti.

[AGGIORNAMENTO] Qualcuno ha obiettato che incidenti, morti e feriti diminuiscono, il che dimostra che le auto sono meno pericolose, e non più pericolose. È vero ma non sempre.

In realtà avvengono tre cose:

  1. In Europa incidenti, morti e feriti diminuiscono ma meno di quanto potrebbero (un discorso analogo vale anche per emissioni, CO₂ e polveri sottili). Inoltre diminuinscono non per i meriti intrinseci delle automobili ‘più sicure’ ma anche per legislazione progressivamente sempre più restrittiva: in Europa ci sono migliaia di città con ampi limiti a 30 dove gli incidenti sono complessivamente diminuiti. Ma grazie ai limiti di velocità, e non solo grazie a cinture, airbag, abs, adas eccetera.
  2. Nei paesi in via di sviluppo (e anche a livello globale) i morti aumentano: globalmente erano circa 1 milione l’anno e sono saliti a 1,3 milioni l’anno (dati Oms, Organizzazione mondiale della sanità)
  3. In qualche caso invece i morti aumentano anche nei paesi sviluppati: negli Usa da qualche anno stanno aumentando i pedoni uccisi (e feriti), e questo dipende dalle maggiori dimensioni delle auto (e dal fatto che negli Usa non ci sono milgiaia di città con i limiti a 30 come in Europa).

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
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