La pretesa vessatoria di far scendere di bicicletta i ciclisti che attraversano la strada è fondata? Spoiler: no

Immagine da un video della pagina Facebook della Poliza di Stato al 20 maggio 2024. L’agente sta facendo scendere il ciclista che sta pedalando a passo d’uomo

La pretesa di far scendere i ciclisti dagli attraversamenti pedonali non è finalizzata alla sicurezza ma solo a penalizzare inutilmente le persone che vanno in bicicletta: per la sicurezza dell’attraversamento è molto meglio pedalare a passo d’uomo e guardare prima di passare rispetto a scendere.

Questa presunta norma che in realtà non esiste nel codice della strada, non in modo chiaro, è frutto di interpretazioni cervellotiche di norme più generali o dedicate ad altro, come dimostrano sentenze e pareri ministeriali riportati qui, ma anche il commento ‘chiarificatore’ del gestore della pagina Facebook della Polizia di Stato:

Imagine da un video della pagina Facebook della Poliza di Stato al 20 maggio 2024. Come si vede qui si cita una norma che non comporta un obbligo assoluto ma un obbligo condizionato a non meglio chiarite ‘condizioni della circolazioni’ e ‘intralcio o pericolo per i pedoni’. L’altra norma citata, l’articolo 190, NON riguarda i ciclisti bensì i pedoni.

Inoltre, diverse categorie di persone che usano la bici sono inutilmente penalizzate da questa presunta norma:

  • Anziani in generale
  • Persone con bambini sul seggiolino
  • Disabili e anziani su bici a tre ruote
  • Utilizzatori di bici reclinate (recumbent bike)
  • Guidatori di cargo bike

Sono tutte persone per cui in genere salire e scendere continuamente dalla bici è faticoso, non sempre facile, quasi sempre inutile.

Qualcuno può obiettare che sui passaggi pedonali i ciclisti non ci dovrebbero transitare in nessun modo, perché di solito uniscono marciapiedi o percorsi pedonali. Parzialmente vero: ci sono molti casi in cui un passaggio pedonale unisce due aree pedonali dove i ciclisti hanno diritto di pedalare, oppure un tratto di pista ciclabile o ciclopedonale con un’area pedonale. Ci sono anche casi in cui, per trascuratezza o cialtroneria dell’amministrazione pubblica, il passaggio pedonale dovrebbe essere dipinto come ciclopedonale, ma questo non viene fatto.

Va aggiunto poi che non si comprende la logica formalistica per cui sui passaggi pedonali i ciclisti non possono pedalare, mentre sui passaggi ciclopedonali possono pedalare, visto che l’unica differenza fra gli uni e gli altri è puramente formale: ovvero come sono dipinte le strisce.

Il tutto senza reale aumento della sicurezza, né per i ciclisti né per gli automobilisti:

Altrettando inutilmente vessatoria l’ulteriore pseudonorma che fa spesso da corollario al presunto divieto di pedalare sulle strisce: secondo alcuni si può pedalare ma in questo caso, abbastanza illogicamente, si perde la precedenza (!). Anche questa cervellotica interpretazione è stato smentito dalla Cassazione. Si tratta, come le altre, della tendenza a interpretare le norme a danno dei ciclisti: non puoi farlo, se lo fai sei penalizzato. Perché? Non si sa. A parte spiegazioni tautologiche (‘sulle strisce bisogna scendere perché sono pedonali‘) nessuno spiega la ragione o l’eventuale vantaggio di queste presunte norme.

Spiace vedere come la polizia italiana abbia spesso la tendenza a fare sicurezza stradale ‘educando’ le vittime, invece di tutelarle. Qui il video della Polizia di Stato dalla sua pagina Facebook.

È interessante confrontare il video italiano con questi tweet e video di alcune polizie straniere:

Sempre a proposito di sicurezza, sia in Gran Bretagna che in Spagna, se un ciclista viene sorpassato in modo pericoloso, oppure se non gli viene data la precedenza su un passaggio ciclopedonale, se ha un filmato che documenta l’infrazione, con targa leggibile, può inviarla alla polizia che, se è il caso, eroga la sanzione.

In Italia questo non è possibile per inerzia burocratica e tutela pelosa di una presunta privacy dell’automobilista che quindi, in assenza di agenti di polizia, può normalmente comportarsi come vuole. ◆

Il codice della strada italiano è scritto coi piedi. Per esempio, NON è vero che sia vietato pedalare sulle strisce pedonali. Ecco perché (con *sentenze* e *documenti*)

Qui anche l’analisi di Salvaiciclisti-Roma: STRISCE PEDONALI E ATTRAVERSAMENTO IN SELLA ALLA BICI: SI PUÒ FARE?

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
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