*Come i giornali raccontano gli scontri stradali* Milano, ‘Auto si scontrano e travolgono due pedoni’, con guidatori invisibili. Ma c’è anche un esempio quasi positivo [La Repubblica]

Immagine dalla Repubblica al 9 settembre 2023.

I giornalisti di cronaca locale, per un motivo o per l’altro tendono a minimizzare, spesso inconsapevolmente, le responsabilità di chi guida veicoli a motore. Un modo è animare le auto come se fossero auto a guida autonoma prive di guidatore:

  1. Auto animate nel titolo
  2. Vittima protagonista nel titolo
  3. Auto animate anche nell’articolo
  4. Nessuna informazione sulla dinamica
Immagine dalla Repubblica al 9 settembre 2023.

L’articolo in questione è tipico: presentazione dell’incidente molto superficiale, senza alcun approfondimento sulla dinamica, che spesso può essere dedotta, almeno in via ipotetica, dagli elementi disponibili: foto, verbale della polizia, eventuale intervista a testimoni, eventuale intervista a poliziotti, e da un sopralluogo sul posto, oppure l’analisi della strada da Google Maps.

Per travolgere pedoni e rovesciarsi, si può scommettere che almeno una delle due auto coinvolte andasse a forte velocità, sicuramente una velocità superiore a quanto opportuno per le condizioni della strada e del traffico.

L’articolo 141 del Codice della strada infatti, non a caso, prescrive di mantenere sempre una velocità adeguata alle condizioni della strada e del traffico, in modo da mantenere sempre il controllo del veicolo. Questo articolo del codice sembra ignorato tanto da molti automobilisti quanto da molti giornalisti.

Però ci sono alcuni elementi positivi.

Se l’articolo in sé è molto superficiale e omette qualsiasi informazione sulle possibili responsabilità degli automobilisti, ci sono alcuni elementi positivi a contorno.

  1. Nella conclusione dell’articolo si cita un clamoroso incidente analogo avvenuto a Milano, che abbiamo analizzato qui sulla base di tre articoli, uno del Giorno e due di Milano Today. Nella citazione una cosa buona e una meno buona: si attribuisce la causa dell’incidente a un’infrazione di uno dei due automobilisti, anche se, elemento negativo, si omette di dire che l’altro automobilista procedeva ad alta velocità;
  2. Si cita un altro articolo, titolato così: ‘Due auto si scontrano ad alta velocità a Milano. […] All’origine dell’incidente una mancata precedenza’.

Vediamoli. Primo articolo:

Immagine dalla Repubblica al 9 settembre 2023. Si attribuisce la causa dell’incidente a una manovra azzardata di uno dei due automobilisti, ma si omette di parlare dell’alta velocità dell’altro automobilista.

Cliccando sul link si arriva all’articolo che attribuisce la causa dell’incidente alla vettura Renault omettendo il fatto, noto da altri giornali, che l’Audi stava procedendo a velocità molto elevata, cosa evidente anche dalla dinamica dell’incidente (l’Audi investe la Renault che ha fatto la manovra vietata, e invade il marciapiede travolgendo la vittima):

Immagine dalla Repubblica al 2 agosto 2023

Nel titolo e nell’articolo si parla dell’infrazione dell’automobilista della Renault come unica causa dell’incidente, omettendo il dettaglio dell’alta velocità dell’automobilista dell’Audi, che viene inconsciamente comunicata con l’espressione evidenziata qui sotto:

Immagine dalla Repubblica al 2 agosto 2023. Il dipendente della concessionaria stava guidando la supercar, un’audi R57, a forte velocità. Risulta dagli altri articoli di giornale ed è evidente dalla dinamica dell’incidente, descritta anche qui: ‘L’Audi RS7, dopo lo schianto, ha abbattuto un semaforo e investito due pedoni: Karl, 18 anni, schiacciato contro un palo, e la madre. Per estrarre il giovane sono dovuti intervenire i vigili del fuoco, oltre a quattro ambulanze e a un’automedica.’

Secondo articolo:

Immagine dalla Repubblica al 9 settembre 2023

Si tratta di uno dei rari casi in cui si parla di alta velocità addirittura nel titolo, mentre nell’articolo si cita l’alta velocità come concausa dell’incidente:

Immagine dalla Repubblica al 9 settembre 2023

Riassumendo:

  1. Il primo articolo ha le solite auto animate, guidatori assenti, nessuna informazione sulla dinamica
  2. Il secondo articolo attribuisce tutto all’infrazione di uno dei due automobilisti, sorvolando sull’alta velocità dell’altro automobilista
  3. Il terzo articolo, rara avis ed esempio positivo, cita mancata precedenza e alta velocità come concause dell’incidente

Qui i tre articoli della Repubblica:

  1. Auto si scontrano e travolgono due pedoni in zona Lorenteggio a Milano: morta una donna di 77 anni
  2. Incidente a Milano, morto il 18enne travolto da un’auto sul marciapiede in viale Umbria: si chiamava […]. La Renault ha svoltato in un punto proibito
  3. Due auto si scontrano ad alta velocità a Milano: muore […], 20 anni. 4 ragazzi feriti. L’incidente per una mancata precedenza

Titoli alternativi avrebbero potuto essere, per esempio:

  1. Automobilista travolge due pedoni in zona Lorenteggio a Milano: morta una donna di 77 anni.
  2. Incidente a Milano, morto il 18enne travolto sul marciapiede. Un automobilista guidava a forte velocità, l’altro ha svoltato in divieto
  3. Scontro fra due auto a Milano, un morto, 4 feriti. L’incidente dovuto ad alta velocità e una mancata precedenza

Qui cinque studi e ricerche sulle distorsioni, volute e non volute, della stampa sugli incidenti stradali e della percezione del pericolo delle automobili:

  1. Morire camminando per strada… Giornalisti e polizia presentano gli incidenti che coinvolgono i pedoni in modo distorto [Tennessee State University]
  2. Incidenti stradali. I giornalisti animano le auto, e colpevolizzano pedoni e ciclisti [Rutgers University, Arizona State University, and Texas A&M University]
  3. 6 modi con cui i giornali assolvono gli automobilisti e colpevolizzano pedoni e ciclisti [Streetblog, Rutgers University]
  4. Automobilisti, ciclisti e pedoni: come la stampa li descrive negli incidenti stradali [University of Westminster]
  5. A parità di ogni altra condizione, con le automobili si è molto più tolleranti. [Motornomativity: How Social Norms Hide a Major Public Health Hazard]

Qui le nuove linee guida della stampa inglese sulla cronaca degli scontri stradali.

Qui l‘ebook gratuito ‘Cronaca Letale: come giornalisti e giornali descrivono gli incidenti stradali’ – ebook gratis in formato ePub e pdf  e la recensione del libro ‘Il valore delle parole’ nella cronaca giornalistica. Come evitare parole che uccidono due volte.

Cosa manca, spesso, negli articoli di cronaca degli scontri stradali

Gli articoli citati possono essere stati aggiornati o modificati dalle rispettive redazioni dopo la realizzazione degli screenshot o in epoche successive per inserire nuove informazioni o correggere refusi. Gli screenshot vengono ripresi a scopo di studio per documentare i tic linguistici e l’esatta redazione delle parti rilevanti dell’articolo.

Qui la rubrica ‘Come i giornali e i giornalisti raccontano gli scontri stradali’ con centinaia di articoli analizzati.

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
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Una risposta a *Come i giornali raccontano gli scontri stradali* Milano, ‘Auto si scontrano e travolgono due pedoni’, con guidatori invisibili. Ma c’è anche un esempio quasi positivo [La Repubblica]

  1. HB ha detto:

    È sempre più importante specificare il modello dell’auto e i pettegolezzi (regalo al figlio…estiqatsi?)

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