Esistono i ‘poveri’ con l’automobile? Probabilmente no, salvo quelli che ci vivono dentro

Spesso quando si parla di parcheggi a pagamento o di congestion charge, arriva il difensore dei ‘poveri’, perché questi verrebbero penalizzati e tartassati ingiustamente da simili provvedimenti.

In realtà, esattamente come fanno i dirigenti dell’industria dell’auto con gli operai da licenziare o mettere in cassa integrazione, si tratta di automobilisti che usano i ‘poveri’ come scudi umani per combattere provvedimenti di razionalizzazione del traffico.

Parcheggi a pagamento e congestion charge di solito vengono applicati nelle aree urbane ad alta tensione automobilistica: ovvero dove molti vorrebbero andare in auto se possibile: i centri cittadini, il lungomare e il lungolago delle località turistiche, le vie dello shopping, il centro delle località sciistiche. Tutti posti dove lo spazio è limitato, i valori immobiliari sono alti, e non si può pensare di andarci tutti in automobile.

Sono anche tutti luoghi dove difficilmente il ‘povero’ si reca tutti i giorni in automobile per lavorare, anche se il parcheggio fosse totalmente gratuito. Quale operaio, addetto delle pulizie, cameriere va tutti i giorni in auto in via Montenapoleone a Milano o in via Condotti a Roma per andare al lavoro? Si tratta di uno scenario inesistente e fantasioso. Inoltre nei quartieri dove il parcheggio è gratuito, gran parte dei posti auto sono occupati dalle prime, seconde e terze auto dei residenti, che non si preoccupano certo di lasciare posti liberi per i pendolari.

Inoltre, per chi non vuole nascondersi dietro a un dito, in un mondo in surriscaldamento climatico, su otto miliardi di persone, va anche detto chiaramente che chi ha una casa, un lavoro e un’automobile fa parte del 10% più ricco della popolazione mondiale. È inutile che pianga miseria per non pagare il parcheggio o la congestion charge se ogni tanto vuole entrare in auto nel centro di Milano o di un’altra città. E soprattutto è inutile che piangano miseria e facciano i finti Robin Hood le persone di reddito medio e alto, che usano i ‘poveri’ come scudo umano per opporsi alla razionalizzazione del traffico urbano. ◆

Qui alcuni approfondimenti sul tema della congestion charge e soprattutto dei parcheggi (link alle fonti all’interno degli articoli):

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
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