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I giornalisti di cronaca, come sappiamo ormai bene, tendono a minimizzare le responsabilità degli automobilisti, animando le auto e attribuendo spesso a cause esterne l’incidente stradale.
In questo articolo di Avvenire un autentico catalogo di auto animate e asfalto bagnato. Non manca la strada maledetta.
Un incidente in Umbria è l’occasione per raccogliere una serie di incidenti stradali con vittime giovanissime. In tutti i casi citati l’auto sembra aver agito da sola, mentre in tre casi il presunto colpevole è l’asfalto bagnato o ‘reso viscido dalla pioggia’.
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Nel caso della ciclista investita, di chi era la colpa dell’incidente? Indovinato:
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Di fronte a un simile catalogo di ‘disgrazie’ e ‘tragedie’ causate da auto a guida autonoma e dall’asfalto bagnato, cosa si aspetta a vietare le auto che guidano da sole e proibire la circolazione con l’asfalto bagnato? Fra l’altro sarebbe interessante vederlo, questo famoso asfalto viscido, perché normalmente, quando lo si guarda da vicino, l’asfalto sembra piuttosto ruvido (come sanno i motociclisti che cadono).
Nell’articolo mancano del tutto un’analisi sulle probabili cause di molti incidenti:
- La velocità eccessiva per le condizioni della strada (il codice della strada impone sempre di regolare la velocità in base alle condizioni della strada: se l’asfalto è ‘reso viscido dalla pioggia’ rallenti di conseguenza);
- La formazione degli automobilisti italiani in genere e dei giovanissimi in particolare: in incidenti in cui le vittime sono tutte giovanissime, è evidente che in molti casi chi guidava era neopantentato. Domandarsi qualcosa sulla facilità con cui vengono rilasciate le patenti, e il tipo di formazione che viene impartita sulla sicurezza di guida dovrebbe venire spontaneo.
Invece leggiamo una lunga lista di auto che agiscono da sole e di attribuzioni dell’incidente all’asfalto bagnato. Le possibili responsabilità o gli errori di chi era alla guida non vengono neppure nominate, neanche una volta, a parte un fuggevolissimo accenno alla velocità in un caso. ◆
Qui l’intero articolo: La strage dei giovanissimi sulle strade [Avvenire]
Qui quattro studi e ricerche sulle distorsioni, volute e non volute, della stampa sugli incidenti stradali:
- Morire camminando per strada… Giornalisti e polizia presentano gli incidenti che coinvolgono i pedoni in modo distorto [Tennessee State University]
- Incidenti stradali. I giornalisti animano le auto, e colpevolizzano pedoni e ciclisti [studio, Citylab]
- 6 modi con cui i giornali assolvono gli automobilisti e colpevolizzano pedoni e ciclisti [Streetblog, Rutgers University]
- Automobilisti, ciclisti e pedoni: come la stampa li descrive negli incidenti stradali [Studio, University of Westminster]
Qui le nuove linee guida della stampa inglese sulla cronaca degli scontri stradali.
Qui l’ebook gratuito ‘Cronaca Letale: come giornalisti e giornali descrivono gli incidenti stradali’ – ebook gratis in formato ePub e pdf
Gli articoli citati possono essere stati aggiornati o modificati dalle rispettive redazioni dopo la realizzazione degli screenshot o in epoche successive per inserire nuove informazioni o correggere refusi. Gli screenshot vengono ripresi a scopo di studio per documentare i tic linguistici e l’esatta redazione delle parti rilevanti dell’articolo.