I giornalisti di cronaca quando descrivono gli incidenti stradali spesso minimizzano inconsapevolmente le responsabilità degli automobilisti. Un modo è non nominarli nemmeno, come se l’auto avesse fatto tutto da sola, oppure se fosse stata guidata dall’uomo invisibile. Qui un esempio:
- Vittima protagonista nel titolo
- Auto animata all’inizio dell’articolo
- Auto animata ed eufemismo nella descrizione dell’incidente (‘la vittima di circa 60 anni è stata colpita da una vettura’)
- Il giornalista conosce l’età della vittima ma non sa dire nulla sulle cause dell’incidente
- Pseudo-informazione in conclusione dell’articolo: ‘Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale a cui spetta il compito di chiarire la dinamica ed effettuare i rilievi del caso.’
Nonostante lo ‘schianto’ e il fatto che la vittima sia stata ‘sbalzata di 10 metri’ per il giornalista è impossibile fare l’ipotesi che l’automobilista guidasse un po’ troppo veloce per le condizioni della strada e del traffico.
Sembra che i giornalisti e gli automobilisti non conoscano l’articolo 141 del Codice della strada che prescrive di mantenere sempre una velocità adeguata alle condizioni della strada e del traffico, in modo da mantenere sempre il controllo del veicolo. Qui il controllo del veicolo è mancato: forse l’automobilisa correva troppo? Non si sa.◆
Qui l’intero articolo di Milano Today: Incidente a Milano, travolto e sbalzato di 10 metri mentre attraversa.
Qui altri casi di pedoni e ciclisti investiti dall’uomo invisibile:
- Come i giornali descrivono gli scontri stradali: il mistero dei ciclisti che si fanno investire da automobilisti e camionisti invisibili [Antologia di titoli e articoli]
- Sempre più fitto il mistero dei ciclisti e dei pedoni che nei giornali vengono investiti da automobilisti e camionisti invisibili [Antologia di titoli e articoli]
Qui cinque studi e ricerche sulle distorsioni, volute e non volute, della stampa sugli incidenti stradali e della percezione del pericolo delle automobili:
- Morire camminando per strada… Giornalisti e polizia presentano gli incidenti che coinvolgono i pedoni in modo distorto [Tennessee State University]
- Incidenti stradali. I giornalisti animano le auto, e colpevolizzano pedoni e ciclisti [Rutgers University, Arizona State University, and Texas A&M University]
- 6 modi con cui i giornali assolvono gli automobilisti e colpevolizzano pedoni e ciclisti [Streetblog, Rutgers University]
- Automobilisti, ciclisti e pedoni: come la stampa li descrive negli incidenti stradali [University of Westminster]
- A parità di ogni altra condizione, con le automobili si è molto più tolleranti. [Motornomativity: How Social Norms Hide a Major Public Health Hazard]
Qui le nuove linee guida della stampa inglese sulla cronaca degli scontri stradali.
Qui l‘ebook gratuito ‘Cronaca Letale: come giornalisti e giornali descrivono gli incidenti stradali’ – ebook gratis in formato ePub e pdf e la recensione del libro ‘Il valore delle parole’ nella cronaca giornalistica. Come evitare parole che uccidono due volte.
Cosa manca, spesso, negli articoli di cronaca degli scontri stradali
Gli articoli citati possono essere stati aggiornati o modificati dalle rispettive redazioni dopo la realizzazione degli screenshot o in epoche successive per inserire nuove informazioni o correggere refusi. Gli screenshot vengono ripresi a scopo di studio per documentare i tic linguistici e l’esatta redazione delle parti rilevanti dell’articolo.
Qui la rubrica ‘Come i giornali e i giornalisti raccontano gli scontri stradali’ con centinaia di articoli analizzati.
Qui alcuni esempi positivi esaminati in pregi ed eventuali difetti:
- Come i giornali descrivono gli incidenti stradali, un esempio positivo: non è necessario fare il processo all’automobilista per scrivere articoli più realistici [Rimini today]
- *Come i giornali raccontano gli scontri stradali* Milano, ‘Auto si scontrano e travolgono due pedoni’, con guidatori invisibili. Ma c’è anche un esempio quasi positivo [La Repubblica]
- *Come i giornali raccontano gli scontri stradali* Una volta tanto, ‘alta velocità’ nel titolo e nell’articolo [La Repubblica]
- Come i giornali raccontano gli scontri stradali: finalmente un articolo con adeguato approfondimento [L’Eco di Bergamo]