Automobilisti pericoli pubblici: non conoscono gli spazi di arresto alle diverse velocità

Molti cittadini italiani quando prendono la patente falliscono l’esame di teoria, e molti automobilisti patentati da anni verrebbero bocciati se dovessero rifarlo.

Un punto debole di molti automobilisti (e non adeguatamente affrontato dagli studi di teoria delle scuole guida) è il ruolo della velocità negli incidenti stradali e nella sicurezza.

Molte persone che vanno in automobile e magari hanno la patente da anni, sono convinte che 10 o 20 km/h in più o in meno di velocità facciano poca differenza in termini di pericolo e di potenziali danni in caso di incidente.

Questa sottovalutazione del pericolo è totalmente sbagliata, e si vede dalle distanze di sicurezza e dalle distanze di arresto (tempo di reazione più spazio di frenata).

Un modo approssimativo ma molto indicativo per calcolare lo spazio di arresto è togliere lo zero dalla velocità e moltiplicare il numero che resta per sé stesso, come nel seguente specchietto:

Lo Spazio Arresto al variare della velocità

  • 30 Km / h  =        3 x 3 =      9 m
  • 50 Km / h  =        5 x 5 =      25 m
  • 60 Km / h  =        6 x 6 =      36 m
  • 70 Km / h  =        7 x 7 =      49 m
  • 80 Km / h  =        8 x 8 =      64 m
  • 90 Km / h  =        9 x 9 =      81 m
  • 100 Km / h  =     10 x 10 =   100 m

Le misure indicate sono approssimative, valgono in condizioni ideali (fondo stradale buono, asciutto, impianto frenante efficiente, pneumatici a posto, guidatore non distratto e dai riflessi normali), possono variare a seconda del modello di auto e dall’eventuale carico: una vettura con 4 persone a bordo e il bagagliaio pieno ha bisogno di più spazio per frenare.

Nel mondo reale, salvo il caso di guidatori professionisti con ottimi riflessi che guidano concentrati, queste misure tendono quasi sempre ad essere peggiori, per cui è del tutto inutile e sbagliato pensare ‘sì ma io ho a macchina nuova, i freni ultrapotenti e l’abs, io freno in meno spazio’. No: nella maggior parte dei casi l’automobilista frena nello spazio indicato sopra o anche molto di più se c’è un minimo di distrazione, o problemi di aderenza, manutenzione dei freni, dei pneumatici eccetera.

Come si vede la variazione, per soli 10 o 20 km/h, la differenza è altissima:

  • Passando da 30 a 50 km/h lo spazio di arresto quasi triplica: si passa da circa 9 metri a circa 25
  • Passando da 50 a 70 km/h lo spazio di arresto quasi raddoppia: si passa da circa 25 metri a circa 49
  • Passando da 50 a 100 km/h lo spazio di arresto quadruplica: si passa da circa 25 metri a circa 100.

È evidente quindi la profonda irresponsabilità sia di chi pensa che andare a 50 km/h in ambito urbano sia una velocità ‘sicura’, sia di chi pensa che andare a 30 sia un’inutile penalizzazione per gli automobilisti.

È vero il contrario: consentire il limite a 50 km/h (magari anche tollerando chi va a 60-70) è una pericolosa penalizzazione per pedoni e ciclisti, che nelle strade urbane si trovano ad affrontare un pericolo molto elevato, con altissime probabilità di morte incaso di scontro e investimento.

Anche le distanze di sicurezza vedono analoghe crescite all’aumentare della velocità, e vengono spesso sottovalutate da chi guida l’auto, dimostrando che gli studi per prendere la patente sono spesso insufficienti. ◆

Il metodo di calcolo e le misure per gli spazi di arresto derivano da questo articolo dell’Asaps Associazione Amici della Polizia Stradale: Lo Spazio di arresto.

Senza fare calcoli complicati o approssimativi, ecco qui un buon suggerimento pratico per mantenere una buona distanza di sicurezza ed evitare molti pericoli e incidenti: Automobile: la regola dei 3 secondi per evitare incidenti e calcolare correttamente le distanze di sicurezza 

Zone 30 e limite a 30, casistiche e vantaggi

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
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Una risposta a Automobilisti pericoli pubblici: non conoscono gli spazi di arresto alle diverse velocità

  1. Giancarlo Brunelli ha detto:

    Oltre poi a considerare che la stragrande maggioranza di chi usa l’auto non rispetta i limiti di velocità…

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