L’automobile è nemica dei commercianti. Favorisce la Gdo e penalizza i piccoli negozi di quartiere

Screenshot 2018-05-14 13.35.45 Eseelunga Camaiore lido parcheggio

La grande distribuzione organizzata è favorita dall’urbanistica automobilistica: strade larghe e ampi parcheggi. I commercianti locali che si focalizzano sui posti auto favoriscono quel tipo di clientela che, usando l’auto, sono molto più comodi ad andare al supermercato o al centro commerciale, invece di andare nel negozio di quartiere. Foto aerea da Google Maps

A livello politico, di governo urbano e di urbanistica in Italia occorre una scelta importante: Decidere se tutelare il piccolo commercio oppure lasciare campo libero alla Grande Distribuzione Organizzata, ovvero supermercati, aree commerciali di grandi dimensioni, centri commerciali.

Il cavallo di troia della grande distribuzione organizzata è l’automobile. Chi va a fare la spesa in auto è incoraggiato, spinto e incentivato ad andare nei grandi centri commerciali in periferia, con grandi parcheggi e grandi superfici.

I commercianti locali che fanno battaglie di retroguardia per ostacolare le ztl, le piste ciclabili e le pedonalizzazioni combattono per favorire la grande distribuzione: il cliente in automobile è incoraggiato ad andare lì, piuttosto che girare a vuoto per cercare parcheggio in centro. L’automobile è nemica dei negozi locali perché gli porta via più clienti di quelli che gli fa arrivare.

In realtà i commercianti locali dovrebbero lottare per avere più piste ciclabili, più pedonalizzazioni e più zone a traffico limitato, perché in tutto il mondo, salvo rare eccezioni, queste portano più clienti nei negozi locali. Qui 11 studi scientifici che lo dimostrano. Pedoni e ciclisti entrano più spesso nei negozi locali e complessivamente sono più fedeli e spendono di più.

È vero che la grande distribuzione offre prezzi più bassi, maggiore assortimento e migliore ottimizzazione, ma al prezzo di un grande costo sociale: un’urbanistica molto costosa, inquinante, e i trasporti a spese del cliente. Se tu devi mantenere un’automobile apposta per fare la spesa settimanale tutti i sabati al centro commerciale a 10 km da casa tua, l’automobile è un costo da sommare allo scontrino del supermercato.

Se tu puoi andare a comprare gli alimentari nel negozio di quartiere, il prezzo del latte e del pane può essere il 10% pià alto… ma non devi mantenere un’automobile, del tutto o in parte, apposta per andare a fare la spesa.

Questo non vuol dire che i supermercati devono sparire. Ma che il pubblico è eterogeneo. Per la famiglia di 4 o 5 persone è certamente conveniente andare a fare la spesa ‘all’ingrosso’ al supermercato.

Ma per il single, la persona anziana che vive sola, la coppia di pensionati, andare nel negozio sottocasa può essere molto più comodo e anche molto più conveniente, se questo gli consente di fare a meno dell’automobile, o della seconda auto.

In una situazione in cui sempre più persone vivono e vivranno da sole o in coppia, è indispensabile pensare ai negozi locali e alla loro fondamentale importanza nel tessuto sociale di quartiere.

Un quartiere non è vivibile se non ci sono bar, trattorie, negozi di alimentari, empori di vario genere, edicole multiservizi, librerie facilmente accessibili a piedi o in bicicletta. Se tutti vanno al supermercato in macchina, diventa un quartiere dormitorio.

La foto qui sotto illustra bene perché i negozi locali devono chiedere piste ciclabili e ampi marciapiedi: perché in un singolo posto auto ci stanno almeno 10 biciclette, ovvero dieci clienti al posto di uno o due.

biciclette parcheggio

 

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
Questa voce è stata pubblicata in Trasporto sostenibile, Urbanistica e contrassegnata con , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento