È vero che ‘tutti’ usano l’auto? NO

Analisi del modo di spostarsi basata sui dati di circa 800 città nel mondo. Da notare che, se si togliesse il Nord America (Stati Uniti + Canada) che alza la media dell’uso dell’automobile, nel resto del mondo chi usa mezzi alternativi all’auto rappresenterebbe la maggioranza.

Come fa la gente ad andare al lavoro, portare i figli a scuola, fare la spesa, andare in farmacia, all’ospedale, in parrocchia, semplicemente a zonzo… senza automobile?

Sembra che senza automobile sia impossibile muoversi. Ma questo deriva da un forte condizionamento di marketing, pubblicitario, propagandistico e mediatico nordamericano: come si vede dall’infografica sopra, solo in nordamerica il 92% degli spostamenti si svolgono in automobile. Questo in ambito nazionale. Però se, negli Usa, si va a guardare come si spostano a New York (la città più importante dal punto di vista economico di tutto il paese e la più densamente popolata), lì moltissimi usano i mezzi pubblici, la bicicletta e vanno a piedi (a Manhattan solo il 24% delle famiglie hanno un’auto privata, e solo il 5,8% dei residenti usano l’auto privata, più un 1,7% che fa carpooling per andare al lavoro; il 33% va a piedi o in bici).

Rispetto agli Stati Uniti e al Canada, invece in Sud America, Asia ed Europa un’alta quota di spostamenti avvengono anche:

  • Con i mezzi pubblici
  • In bicicletta o a piedi

D’altra parte è ovvio: la Terra è popolata da circa 8 miliardi di persone, mentre le automobili in circolazione sono circa un miliardo (e ogni anno fanno 1,3 milioni di morti, e circa 50 milioni di feriti, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità).

Se, parlando di traffico e mobilità, spesso pensiamo che l’automobile sia il veicolo universale per eccellenza, pensiamo sbagliato: nel mondo, come in Europa, moltissime persone si muovono anche con i mezzi pubblici, in bicicletta e a piedi.

Anche in Italia, dove l’automobile è diffusissima, in molte aree proprio per carenza di mezzi pubblici (in qualche caso smantellati proprio per favorire l’uso dell’auto), possiamo scoprire che a Roma l’uso dei mezzi pubblici pochi anni fa arrivava comunque a un rispettabile 27%, paragonabile a quello di Milano (dati del Sole 24 Ore):

È quindi evidente che la presentazione dell’automobile come veicolo universale in realtà è un modo capzioso per presentare un veicolo costoso ed elitario come ‘il veicolo di tutti’. Non lo è: si tratta di un veicolo molo costoso riservato a una minoranza benestante o relativamente benestante della popolazione mondiale.

I dati derivano dall’integrazione delle statistiche di 800 città in 61 paesi del mondo e quindi è una rappresentazione principalmente della mobilità urbana. Fra i continenti mancano l’Africa (dove l’uso dell’auto è probabilmente molto inferiore), l’Australia (che ha una popolazione di 26 milioni di persone) e l’Oceania.

Come è evidente la situazione del Nord America (Canada e Stati Uniti) è unica rispetto al resto del mondo. Si tratta di due nazioni che dal dopoguerra in poi hanno impostato tutta l’urbanistica e la politica dei trasporti per favorire l’automobile. Nel caso degli Stati Uniti non per ovvia e naturale evoluzione ma per scelta politica. Fino al 1930 le città degli Usa erano collegate da un’efficiente rete ferroviaria, e molte città avevano capillari reti tramviarie che sono state smantellate proprio per favorire l’uso dell’automobile, con sventramenti dei quartieri e centri urbani per costruire parcheggi e superstrade al posto delle abitazioni. Qui alcuni esempi concreti: Filadelfia, Columbus (Ohio), Central York (Pennsylvania).

Quindi: quando qualcuno presenta l’auto come il veicolo che usano tutti, sta mentendo oppure è poco informato.

Dati da ‘The ABC of Mobility’ di Rafael Prieto-Curiel and Juan P. Ospina, pubblicato in Environmental International (Volume 185, 2024), e accessibile anche su ScienceDirect.

I dati relativi a New York sono dello U.S. Census Bureau.

Qui l’articolo da cui è tratta l’infografica: This Chart Highlights North American 🛻 Car Culture.

Qui i dati sull’uso dell’auto a New York, con i dati per i singoli cinque distretti (Manhattan, Brooklin, il Bronx, Queens, Staten Island):

Comunque, per chi insiste a presentare l’auto come il veicolo universale:

Domanda per gli automobilisti, i pubblicitari, i dirigenti di industria dell’auto e delle strade: ‘Come si fa a dare una villetta e due auto in garage a 8 miliardi di persone?’

[AGGIORNAMENTO 29 maggio 2024] Naturalmente qualcuno ha obiettato: avete idea delle distanze che ci sono negli Usa? Sì, ma anche negli Usa gran parte degli spostamenti quotidiani sono sotto i 5 km: È vera la leggenda che ‘tutti’ lavorano lontanissimo da casa? No. Solo una minoranza [dati Istat, Isfort, Roma Mobilità, Datamobility, Go Mobility, Regione Lombardia, Censis, e internazionali]

Inoltre gli Stati Uniti non sono nati con la dispersione urbanistica incorporata. Con l’invenzione del treno le città sono state costruite sulle linee ferroviarie e chi poteva andava ad abitare vicino alla stazione e vicino alle fermate dei tram. È stata l’invenzione e la diffusione dell’automobile che ha reso possibile un’urbanistica basata su quartieri dormitorio facilmente raggiungibili solo in auto. Anche la narrazione che gli americani sono passati dal cavallo all’auto è parziale e sbagliata: salvo brevi tratti al galoppo, a cavallo si procede a velocità medie poco superiori a camminare, quindi il cavallo (che è comunque un animale costoso da mantenere, non alla portata di tutte le famiglie) non è necessariamente l’antecedente dell’automobile in tutte le famiglie.

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
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2 risposte a È vero che ‘tutti’ usano l’auto? NO

  1. CimPy ha detto:

    oppss: Biden è questo

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  2. Giancarlo Brunelli ha detto:

    Ulteriore conferma di una maleducazione soprattutto italiana

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