“Non l’ho visto” dovrebbe essere un’aggravante che dimostra guida distratta

lapr1035-003-kpgd-u190903631920bsh-620x349gazzetta-web_articolo

Michele Scarponi. Foto dalla Gazzetta dello Sport.

Se guidando non vedi un palo e ci vai contro, non sai guidare, oppure guidavi troppo veloce, oppure eri distratto e non guardavi con sufficiente attenzione dove andavi, oppure il tuo apparato visivo, anche a causa della velocità eccessiva, era sovraccarico di stimoli e ti ha tratto in inganno. Non ci sono molte altre possibilità.

Il ciclista professionista Michele Scarponi è morto investito da un furgone. L’autista del furgone avrebbe dichiarato ai carabinieri di non averlo visto.

“Non l’ho visto”, nel caso di investimento di ciclisti e pedoni dovrebbe essere un’aggravante, invece del modo istintivo di scusarsi per la disgrazia “involontaria”. Se guidi un’auto o un furgone e investi un ciclista o un pedone che “non hai visto” nella maggior parte dei casi è per due motivi:

  1. Guidavi distratto
  2. Guidavi troppo veloce per le condizioni della strada.

Certo, è sempre possibile, come affermano spesso molti automobilisti, che il ciclista o il pedone “si buttino in mezzo alla strada”: probabilmente, in un caso su un milione, è così. Ma ciclisti e pedoni normalmente non sono aspiranti suicidi, non più di quanto gli automobilisti siano consapevolmente aspiranti omicidi. 

Va aggiunto che oltre metà dei ciclisti uccisi in Italia hanno più di 65 anni: difficile sostenere che siano tutti ciclisti spericolati che corrono rischi inutili. Più probabile che vengano investiti perché l’autista di turno “non li aveva visti”.

Ciclisti e pedoni, anche quando attraversano un incrocio o una strada rischiosa, generalmente ci tengono alla propria incolumità, probabilmente molto di più di quanto un automobilista ci tenga alla carrozzeria dell’auto. Se avviene l’incidente è perché pedone e ciclista hanno calcolato male la velocità dei veicoli in arrivo… e perché i veicoli in arrivo andavano troppo veloci. 

Se non erano troppo veloci, facevano in tempo a frenare. A meno che, naturalmente non valesse l’altra ipotesi: erano distratti. Cioè, di nuovo, troppo veloci.

Gazzetta dello Sport.

La Repubblica.

Corriere Adriatico.

Bikeitalia.

Manuel Massimo su Repubblica.

Il profilo di Michele Scarponi su Wikipedia.

 

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
Questa voce è stata pubblicata in Codice della strada, Educazione stradale e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Una risposta a “Non l’ho visto” dovrebbe essere un’aggravante che dimostra guida distratta

  1. Luca ha detto:

    Applausi.

    "Mi piace"

Lascia un commento