Negli articoli di cronaca degli incidenti e scontri stradali spesso questi avvengono per cause misteriose: forse il destino, forse la sfortuna, forse una strega cattiva. Ecco un articolo esemplare per superficialità:
- ‘Carambola‘ nel titolo
- Feriti protagonisti nel titolo
- Pseudoricostruzione nell’articolo senza nessuna informazione su cause e responsabilità.
- Il cronista conosce le età dei conducenti, ma non ha nessun dettaglio sull’incidente.
- Pseudoinformazione in chiusura: ‘Sul posto il 118 e la polizia locale, con il gruppo Prati, per i rilievi del caso.’
Questo modo i trattare gli incidenti li presenta come fatti casuali, di cui non ha colpa nessuno, cercando contemporaneamente di spettacolarizzarli (‘Carambola tra bus, auto e vetture in sosta’). Non è necessario fare un processo a mezzo stampa per stabilire le ‘colpe’. Ma basterebbe sentire conducenti, testimoni e forze dell’ordine per poter riferire delle informazioni su come è andato l’incidente, poi il lettore si fa la sua idea.
Sarebbe utile anche sentire degli esperti in sicurezza stradale e studiare un po’ statistiche e dinamiche degli incidenti stradali, cosa questa che dovrebbe essere considerata indispensabile e un prerequisito obbligatorio per la formazione dei giornalisti che si occupano di scontri stradali. ◆
Qui l’intero articolo di Roma Today: Incidente Prati: carambola tra bus Atac, auto e vetture in sosta. Due feriti.
Qui cinque studi e ricerche sulle distorsioni, volute e non volute, della stampa sugli incidenti stradali e della percezione del pericolo delle automobili:
- Morire camminando per strada… Giornalisti e polizia presentano gli incidenti che coinvolgono i pedoni in modo distorto [Tennessee State University]
- Incidenti stradali. I giornalisti animano le auto, e colpevolizzano pedoni e ciclisti [Rutgers University, Arizona State University, and Texas A&M University]
- 6 modi con cui i giornali assolvono gli automobilisti e colpevolizzano pedoni e ciclisti [Streetblog, Rutgers University]
- Automobilisti, ciclisti e pedoni: come la stampa li descrive negli incidenti stradali [University of Westminster]
- A parità di ogni altra condizione, con le automobili si è molto più tolleranti. [Motornomativity: How Social Norms Hide a Major Public Health Hazard]
Qui le nuove linee guida della stampa inglese sulla cronaca degli scontri stradali.
Qui l‘ebook gratuito ‘Cronaca Letale: come giornalisti e giornali descrivono gli incidenti stradali’ – ebook gratis in formato ePub e pdf e la recensione del libro ‘Il valore delle parole’ nella cronaca giornalistica. Come evitare parole che uccidono due volte.
Cosa manca, spesso, negli articoli di cronaca degli scontri stradali
Gli articoli citati possono essere stati aggiornati o modificati dalle rispettive redazioni dopo la realizzazione degli screenshot o in epoche successive per inserire nuove informazioni o correggere refusi. Gli screenshot vengono ripresi a scopo di studio per documentare i tic linguistici e l’esatta redazione delle parti rilevanti dell’articolo.
Qui la rubrica ‘Come i giornali e i giornalisti raccontano gli scontri stradali’ con centinaia di articoli analizzati.
Qui alcuni esempi positivi esaminati in pregi ed eventuali difetti:
- Come i giornali descrivono gli incidenti stradali, un esempio positivo: non è necessario fare il processo all’automobilista per scrivere articoli più realistici [Rimini today]
- *Come i giornali raccontano gli scontri stradali* Milano, ‘Auto si scontrano e travolgono due pedoni’, con guidatori invisibili. Ma c’è anche un esempio quasi positivo [La Repubblica]
- *Come i giornali raccontano gli scontri stradali* Una volta tanto, ‘alta velocità’ nel titolo e nell’articolo [La Repubblica]
- Come i giornali raccontano gli scontri stradali: finalmente un articolo con adeguato approfondimento [L’Eco di Bergamo]