Ecco una serie di obiezioni standard per opporsi ai limiti a 30. Nelle discussioni da bar e da social network si possono usare a rotazione, all’infinito. Possono essere usate dai leghisti, il cui segretario e ministro delle infrastrutture Salvini è in prima linea per ostacolare le città a 30 km/h, ma anche da persone e automobilisti di ogni orientamento politico.
(Oltre alle obiezioni, per le persone intelligenti ci sono anche le risposte)
- ‘Perché non andare a 20, a 10 o magari a 5 km/h?’ Perché fra andare a 30 e andare a 50 c’è una grossa differenza: la distanza di arresto raddoppia, e la forza cinetica dell’impatto in caso di incidente triplica (qui è spiegato perché). Invece diminuendo la velocità delle automobili a 20 o a 10 i vantaggi sono minimi, salvo casi particolari (strade scolastiche, strade senza marciapiedi, strade molto strette, eccetera)
- ‘Se si sta a casa gli incidenti si riducono ancora di più.’ Valgono le stesse considerazioni del punto 1.
- ‘Se vado a 30 mi si spegne la macchina.’ Forse non sai guidare
- ‘A 30 km/h la mia auto sobbalza.’ Forse non sai guidare, oppure hai comprato un’auto inadatta per guidare in città.
- ‘Le auto moderne non sono fatte per andare a 30 km/h.’ Salvo alcune auto sportive, è una fesseria. Se la tua auto ha problemi ad andare a 20-30 km/h o non è adatta per circolare in città, oppure non sai guidare.
- ‘In bicicletta si va più veloci.’ Sì, se sei un ciclista sportivo ben allenato. La maggior parte dei ciclisti urbani pedala normalmente a 8-15 km/h. Pedalano più veloci i ciclisti giovani e i rider che fanno le consegne, ma difficilmente in città tengono i 30 km/h. Chi usa la bicicletta elettrica a pedalata assistita può pedalare a 15-20 km/h; raramente supera i 25 km/h, a meno che la sua bici non sia truccata e quindi irregolare e a rischio di sequestro e multone (in una bici elettrica regolare, il motore smette di fornire assistenza alla pedalata a 25 km/h). Inutile poi aggiungere che la maggior parte degli automobilisti sedentari, magari anche sovrappeso, sono ben lontani dal pedalare a 30 km/h.
- ‘A 30 conviene scendere e spingere.’ Bravo, fallo e scoprirai da solo la differenza.
- ‘Servono per fare cassah’. Un’altra sciocchezza: in Italia mettere gli autovelox nelle zone con limite a 30 è molto complicato e servono autorizzazioni speciali. Quindi non è per niente facile fare più multe con i limiti a 30.
- ‘A 30 km/h si consuma e si inquina di più.’ Chi fa questa obiezione dovrebbe rifare l’esame di teoria perché non ha capito come funziona un motore termico. È vero che, su un percorso regolare di diversi km, come per esempio su una superstrada, a 50 km/h si consuma meno rispetto ad andare a 30. MA: nel percorso misto urbano, pieno di interruzioni, imprevisti e discontinuità, tenere una velocità regolare a 20-30 consente di consumare meno rispetto a cambiare marcia, accelerare e frenare per cercare di andare alla massima velocità possibile per poche decine di metri ogni tanto. È confermato da una prova informale della testata Al Volante, ma anche da studi scientifici della società di ingegneria Polinomia, e del Politecnico di Madrid.
- ‘Tanto vale tornare al calesse, al cavallo e al mulo.‘ È la solita obiezione che viene fatta ogni volta che si parla di piste ciclabili o di usare la bicicletta in città. È vecchia.
Conosci altre obiezioni come queste? Indicale nei commenti per aggiornare l’articolo e fornire un utile servizio agli automobilisti che vogliono polemizzare. Grazie.
Qui dati e fatti concreti sul limite a 30 in città (eccetto vie di scorrimento), un limite applicato con successo in migliaia di città in Europa, dove ha ridotto incidenti, morti e feriti (link alle fonti all’interno degli articoli):
Zone 30 e limite a 30, casistiche e vantaggi
- Limite a 30 a Bruxelles: in un anno meno incidenti, meno feriti, meno rumore – e tempi di percorrenza uguali
- A Londra l’introduzione del limite a 20 mph (circa 30 km/h) ha ridotto incidenti, morti e feriti. Idem in Galles [Transport for London, TransportXtra]
- Col limite a 30 km/h in città si consuma meno [Al Volante]
- Differenza dei tempi di percorrenza con limite a 50 e limite a 30 km/h: 18 secondi [Nuova Mobilità, Ville30.org]
- In Spagna dall’11 maggio 2021 limite di velocità a 20 e 30 km/h su tutte le strade urbane in tutto il territorio nazionale, eccetto vie di scorrimento [Europa Press]
- L’Aci (*Automobile* Club Italiano) spiega in uno spot la differenza fra uno scontro a 30 km/h e uno a 50. Il video Aci rende evidente anche l’opportunità dei limiti a 30 nelle strade frequentate da pedoni e ciclisti
- 30 km/h in città riduce incidenti, morti, feriti, consumi e inquinamento [analisi]
- Limiti a 30 km/h: traffico più fluido e meno incidenti [Altroconsumo]
- Trent’anni di esperienza del limite a 30 km/h nella città di Graz, in Austria: meno incidenti, popolazione contenta
“6. ‘In bicicletta si va più veloci.’“
Al di là che non sia (mediamente) vero, mi sorge spontanea una domanda: sarebbeun’obiezione ai 30 km/h perché l’obiettivo è comunque quello di superare le biciclette?
Ma se invece si inizasse a guardare come sono fatte le strade, e si adeguassero i limiti a quelle?
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Probabilmente sì.
Per quel che riguarda le strade: l’obiettivo del limite a 30 è tutelare le persone a piedi o in bicicletta, non adeguare i limiti alle strade.
In città se una strada incoraggia a correre (perché è larga, diritta, senza ostacoli per 300 metri ecc) andrebbe riprogettata per scoraggiare le accelerate inutili.
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