Quando l’urbanistica entra nella campagna elettorale. Manuale pratico per leghisti per opporsi alle zone 30. Utile anche per talebani dell’auto

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Ecco una serie di obiezioni standard per opporsi ai limiti a 30. Nelle discussioni da bar e da social network si possono usare a rotazione, all’infinito. Possono essere usate dai leghisti, il cui segretario e ministro delle infrastrutture Salvini è in prima linea per ostacolare le città a 30 km/h, ma anche da persone e automobilisti di ogni orientamento politico.

(Oltre alle obiezioni, per le persone intelligenti ci sono anche le risposte)

  1. Perché non andare a 20, a 10 o magari a 5 km/h?’ Perché fra andare a 30 e andare a 50 c’è una grossa differenza: la distanza di arresto raddoppia, e la forza cinetica dell’impatto in caso di incidente triplica (qui è spiegato perché). Invece diminuendo la velocità delle automobili a 20 o a 10 i vantaggi sono minimi, salvo casi particolari (strade scolastiche, strade senza marciapiedi, strade molto strette, eccetera)
  2. Se si sta a casa gli incidenti si riducono ancora di più.’ Valgono le stesse considerazioni del punto 1.
  3. Se vado a 30 mi si spegne la macchina.’ Forse non sai guidare
  4. ‘A 30 km/h la mia auto sobbalza.’ Forse non sai guidare, oppure hai comprato un’auto inadatta per guidare in città.
  5. Le auto moderne non sono fatte per andare a 30 km/h.’ Salvo alcune auto sportive, è una fesseria. Se la tua auto ha problemi ad andare a 20-30 km/h o non è adatta per circolare in città, oppure non sai guidare.
  6. ‘In bicicletta si va più veloci.’ Sì, se sei un ciclista sportivo ben allenato. La maggior parte dei ciclisti urbani pedala normalmente a 8-15 km/h. Pedalano più veloci i ciclisti giovani e i rider che fanno le consegne, ma difficilmente in città tengono i 30 km/h. Chi usa la bicicletta elettrica a pedalata assistita può pedalare a 15-20 km/h; raramente supera i 25 km/h, a meno che la sua bici non sia truccata e quindi irregolare e a rischio di sequestro e multone (in una bici elettrica regolare, il motore smette di fornire assistenza alla pedalata a 25 km/h). Inutile poi aggiungere che la maggior parte degli automobilisti sedentari, magari anche sovrappeso, sono ben lontani dal pedalare a 30 km/h.
  7. A 30 conviene scendere e spingere.’ Bravo, fallo e scoprirai da solo la differenza.
  8. ‘Servono per fare cassah’. Un’altra sciocchezza: in Italia mettere gli autovelox nelle zone con limite a 30 è molto complicato e servono autorizzazioni speciali. Quindi non è per niente facile fare più multe con i limiti a 30.
  9. ‘A 30 km/h si consuma e si inquina di più.’ Chi fa questa obiezione dovrebbe rifare l’esame di teoria perché non ha capito come funziona un motore termico. È vero che, su un percorso regolare di diversi km, come per esempio su una superstrada, a 50 km/h si consuma meno rispetto ad andare a 30. MA: nel percorso misto urbano, pieno di interruzioni, imprevisti e discontinuità, tenere una velocità regolare a 20-30 consente di consumare meno rispetto a cambiare marcia, accelerare e frenare per cercare di andare alla massima velocità possibile per poche decine di metri ogni tanto. È confermato da una prova informale della testata Al Volante, ma anche da studi scientifici della società di ingegneria Polinomia, e del Politecnico di Madrid.
  10. Tanto vale tornare al calesse, al cavallo e al mulo.È la solita obiezione che viene fatta ogni volta che si parla di piste ciclabili o di usare la bicicletta in città. È vecchia.

Conosci altre obiezioni come queste? Indicale nei commenti per aggiornare l’articolo e fornire un utile servizio agli automobilisti che vogliono polemizzare. Grazie.

Qui dati e fatti concreti sul limite a 30 in città (eccetto vie di scorrimento), un limite applicato con successo in migliaia di città in Europa, dove ha ridotto incidenti, morti e feriti (link alle fonti all’interno degli articoli):

Zone 30 e limite a 30, casistiche e vantaggi

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
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2 risposte a Quando l’urbanistica entra nella campagna elettorale. Manuale pratico per leghisti per opporsi alle zone 30. Utile anche per talebani dell’auto

  1. CimPy ha detto:

    “6. ‘In bicicletta si va più veloci.’

    Al di là che non sia (mediamente) vero, mi sorge spontanea una domanda: sarebbeun’obiezione ai 30 km/h perché l’obiettivo è comunque quello di superare le biciclette?

    Ma se invece si inizasse a guardare come sono fatte le strade, e si adeguassero i limiti a quelle?

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    • Gianni Lombardi ha detto:

      Probabilmente sì.

      Per quel che riguarda le strade: l’obiettivo del limite a 30 è tutelare le persone a piedi o in bicicletta, non adeguare i limiti alle strade.

      In città se una strada incoraggia a correre (perché è larga, diritta, senza ostacoli per 300 metri ecc) andrebbe riprogettata per scoraggiare le accelerate inutili.

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