Le auto stanno parcheggiate il 95% del tempo. Il traffico è generato dal 5-10% in movimento

auto compatte coda parcheggio

Una persona che usa l’auto tutti i giorni per andare al lavoro la usa circa due ore al giorno. Le altre 22 ore l’auto resta ferma parcheggiata, spesso occupando spazio pubblico. E moltissime automobili vengono usate molto meno.

È il paradosso dell’auto privata. Il traffico viene generato dal 5% di auto in circolazione, percentuale che in città arriva intorno al 10% nelle ore di punta e il 15-20% su base nazionale nelle giornate di grande esodo estivo per le vacanze. Qui per esempio si parla di 8 milioni di veicoli in circolazione nella rete autostradale in un weekend critico. I veicoli immatricolati in Italia esclusi i motocicli sono circa 43 milioni. Otto milioni (che comunque non sono tutti contemporaneamente in movimento) sono circa il 18%.

La grande voracità di spazio urbano generato dall’auto privata è determinata da due fattori:

  1. La necessità di parcheggiare. Siccome questo avviene in ogni luogo dove l’auto si sposta, questo genera la necessità di poter disporre di più posti auto per ciascuna macchina. Nel caso di chi ha il box privato e un parcheggio riservato al lavoro, questo privilegio significa che ci sono due posti auto sempre riservati a quella particolare automobile. Ma anche chi non ha posti riservati ha necessità di trovare un posto sottocasa e uno vicino al lavoro. 400 automobili richiedono un ettaro di spazio per parcheggiare (12,5 mq per il posto auto, più altrettanto per manovre ed entrare e uscire dal parcheggio). A Los Angeles, per esempio, ci sono 3,3 posti auto per ciascun veicolo presente in città, e ancora non bastano.
  2. Il grande spazio occupato quando l’auto circola. Duecento automobili ferme in coda richiedono più di un km di strada, questo per trasportare al massimo 250 persone (1,2 persone per veicolo: in città solo un’auto su cinque ha anche un passeggero a bordo). Quando sono in movimento ne richiedono ancora di più, per le distanze di sicurezza. Anche se non sempre sono rispettate, quando le auto viaggiano a 40 km/h ci sono almeno 20 metri fra una e l’altra. Questo significa 4 automobili ogni 100 metri circa, 40 auto in un km di strada. E più l’auto va veloce, più serve spazio. Infatti la maggiore efficienza dell’automobile si ha quando i veicoli viaggiano circa a 20 km/h e tengono le distanze: in quel caso su una corsia stradale riescono a transitare circa 2.000 veicoli l’ora (contro 14.000 biciclette). È il motivo per cui, controintuitivamente, circolare a 20-30 km/h e in modo regolare fluidifica il traffico molto di più di accelerare quando possibile. Ma la maggior parte degli automobilisti e molti pianificatori urbani non l’hanno ancora capito.

Quindi il paradosso dell’auto privata è questo: trascorre oltre il 95% del tempo ferma, ad occupare prezioso spazio urbano.

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
Questa voce è stata pubblicata in Automobile, Trasporto sostenibile e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.