Secondo l’Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti(Isfort) l’automobile è utilizzata dall’83 per cento degli italiani, nonostante il 60% degli spostamenti abituali non superi i cinque chilometri, il 40% i due chilometri e il 15% un chilometro.
Da Ciclabilità, primo ok della Camera alla legge. Meglio tardi che mai
Questi dati sugli spostamenti degli italiani per lavoro, vacanza, commissioni e divertimento, sono riportati nel documento Proposta_Legge_Nazionale_Mobilita_Ciclistica, presentato il 16 aprile 2014, approvato il 15 novembre 2017 dalla Camera dei Deputati e attualmente in attesa di approvazione al Senato.
Questi dati sono concordi con quella che è l’esperienza di tutte le realtà urbane del mondo: un’alta percentuale di spostamenti urbani è sotto i 5 km, quindi perfettamente realizzabili in bicicletta, con bici tradizionali o a pedalata assistita, e certamente non impossibili in intermodalità con in mezzi pubblici. Questa percentuale è ovviamente variabile da città a città, da contesto a contesto, ma è comunque una percentuale molto alta, come dimostra anche il caso di Los Angeles, una città dal territorio molto grande con enormi infrastrutture automobilistiche, dove gli spostamenti sotto i 4,8 km sono il 47%.
Questo significa che, soprattutto in area urbana, l’automobile non è l’unico mezzo di trasporto possibile, e in termini di efficienza non è neppure il principale vista la velocità media urbana e il problema irrisolvibile dei parcheggi nei centri città. Anche per i trasporti di merce e le consegne a negozi e abitazioni il furgone spesso è superfluo: secondo l’Università di Bruxelles, due consegne su tre potrebbero essere fatte in cargo bike, tradizionale o elettrica a pedalata assistita.
- Los Angeles: 47% degli spostamenti sono sotto i 4,8 km.
- Google Bike Vision Plan – Il piano di Google per andare in bici al lavoro nella Silicon Valley
- Come Amsterdam è diventata la capitale del ciclismo urbano
- Qui il rapporto Isfort sulla mobilità in Italia 2016: Isfort Rapporto trasporti Italia 2016 Rap_2016 (pdf scaricabile).
- Spostamenti in Lombardia: 39,9% per lavoro; 70% sotto i 10 km
- Casa-Lavoro: solo il 20% degli italiani ci mette più di mezzora [Istat]
Quindi adesso è ufficiale: anche in Italia un’alta percentuale degli spostamenti urbani è sotto i 5 km. Quelli che lavorano a 30 km da casa sono una minoranza.
Conosco una persona che per lavoro cinque giorni la settimana va da San Jacopino a Novoli (FI) e viceversa sola in auto, impiegando per 1,9 Km 8′, escluso il tempo per parcheggiare, che tuttavia nel suo caso non è molto; ci metterebbe 13′ di autobus a tratta (frequenza 6′), saranno 10′ di bicicletta quando verrà ripristinata la continuità della ciclopista Redi-Novoli. Conosco una famiglia che va a messa in automobile, 700m in 2′
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Vado al lavoro da Firenze a Prato con la corsa CAP diretta del mattino in 53′: è logorante.
In auto non sarebbe molto meglio, percorrerei i 19,2 Km in 28′ e non avrei problemi a parcheggiare vicino al posto di lavoro, mentre vicino a casa richiederebbe 10′ la ricerca di un parcheggio a 10′ a piedi da casa
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