Chi parla di fare nuove strade per “ridurre il traffico” è ingenuo o in mala fede. Ecco perché

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Quando viene proposta una nuova strada viene spesso detto che è per ridurre il traffico. In realtà impossibile che sia la ragione vera o principale.

Per ridurre il traffico di auto su una data strada ci sono solo tre modi garantiti:

  1. Migliorare il trasporto pubblico su quella strada
  2. Incentivare una quota di persone ad usare la bicicletta e andare a piedi
  3. Modificare orari e metodi di trasporto per le scuole se ce ne sono (scuolabus, bicibus, pedibus, spostare gli orari di alcune classi, eccetera)

Se, prima, non vengono prese in considerazione queste soluzioni, la proposta di costruire una strada parallela è fine a sé stessa, ovvero serve principalmente per aprire dei cantieri e facilitare eventuali speculazioni edilizie o commerciali sul tracciato della nuova strada.

Numero di persone trasportate ogni ora su una corsia stradale di 3,5 metri di larghezza:

  1. Auto: 2.000 (una persona a bordo)
  2. Autobus: 9.000
  3. Bicicletta: 14.000
  4. Pedoni: 19.000
  5. Autobus su corsia preferenziale 20.000
  6. Tram 22.000
  7. Rapid Transit Bus 43.000
  8. Metropolitana 80.000
  9. Treno locale 100.000

Le auto sono il modo più inefficiente per trasportare le persone in città perché sono ingombranti e perché generalmente sono utilizzata da una sola persona a bordo, qualche volta due. E riescono a transitare 2000 automobili in un’ora solo se vanno a 20 km/h e tengono con attenzione le distanze in una strada dritta e regolare senza incroci, quindi in pratica se vanno alla velocità di una bicicletta. Se vanno più veloci, le distanze sono maggiori e l’efficienza è minore.

In un documento pubblicato nel 2011 Gilles Duranton, dell’Università della Pennsylvania, e Matthew Turner, della Brown University, hanno identificato una “legge fondamentale della congestione stradale”: costruire nuove strade non allevia la congestione. Invece, attira nuovi residenti, induce i residenti attuali ad usare di più l’automobile e stimola attività economiche basate sui trasporti, fina al punto in cui le strade sono nuovamente congestionate.

In a paper published in 2011, Gilles Duranton, of the University of Pennsylvania, and Matthew Turner, of Brown University, identified a “fundamental law of road congestion”: namely, that building more highways does not alleviate congestion. Rather, it attracts more residents, leads to more driving by existing residents and boosts transport-intensive economic activity, until roads are once again crammed.

The Economist, Why driverless cars may mean jams tomorrow

È evidente da questi numeri che aumentare le strade per incoraggiare l’uso dell’automobile privata è il modo meno efficiente per trasportare le persone.

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
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