Automobilisti, scegliete: o zone 30, oppure si levano posti auto per allargare i marciapiedi e fare piste ciclabili. Cosa preferite?

Il probleama del traffico a Roma negli anni 50. Mai risolto, nonostante l’uso dell’auto a Roma abbia la massima libertà. Oppure proprio per questo.

Molte città italiane sono totalmente in preda alle auto: viabilità studiata per favorire l’uso dell’automobile privata, mezzi pubblici carenti e trascurati negli anni per favorire l’uso dell’automobile privata, sensi unici per ricavare posti auto, piste ciclabili sui marciapiedi per non togliere posti auto, strade senza marciapiedi o con marciapiedi strettissimi per ricavare posti auto.

È arrivato il momento di prendere delle decisioni importanti per rendere più vivibili le città e tutelare le persone, ovvero quegli utenti della strada che sono fondamentali per non soffocare le città di traffico e parcheggi dappertutto: donne, bambini, anziani, persone che camminano.

Ecco le due alternative:

  1. O si tolgono posti auto per realizzare piste ciclabili, corsie preferenziali per i mezzi pubblici e allargare i marciapiedi e per realizzarli dove non ci sono,
  2. Oppure si fanno zone 30 sempre più ampie, con strade a 20 e a 10 dove è il caso (strade scolastiche, strade molto strette, strade senza marciapiedi, strade senza pista ciclabile ma con intenso traffico ciclistico) in modo che le persone che si muovono a piedi e in bicicletta possano circolare con meno pericolo e maggiore agio.

Le automobili sono ingombranti, hanno bisogno di un sacco di spazio per circolare e parcheggiare e nei decenni passati l’hanno tolto a chi va a piedi e in bicicletta.

Siccome però ormai è dimostrato che l’auto privata come veicolo universale in città non funziona (nessuna città al mondo ha risolto il problema del traffico automobilistico e dei parcheggi usando l’auto come veicolo universale: sfido chiunque a dimostrare il contrario), allora è ormai evidente che l’automobile privata come veicolo universale deve ridimensionare le loro storiche pretese. Nelle città europee gli automobilisti in genere sono la minoranza degli utenti delle strade urbane: o rinunciano ai posti auto per fare marciapiedi, piste ciclabili e corsie prefereniali, oppure imparano a pigiare meno l’acceleratore quando transitano in aree urbane frequentate da pedoni e ciclisti, ringraziando anche il cielo, l’amministrazione pubblica e i cittadini se questi aumentano di numero e frequentano di piùle strade. Perché più i cittadini camminano, usano i mezzi pubblici e usano la bicicletta, meno traffico e congestione c’è anche per chi è costretto a usare l’automobile.

Quindi, in molti casi occorre scegliere: o le zone 30 (eccetto vie di scorrimento), o piste ciclabili, corsie preferenziali e marciapiedi al posto dei parcheggi mangiaspazio lungo le strade. Lasciare le cose come stanno non funziona: si vede dal traffico e dalla congestione automobilistica che c’è ogni giorno.◆

Zone 30 e limite a 30, casistiche e vantaggi

E qui le risposte alle principali obiezioni degli automobilisti: Automobilista, ti faccio risparmiare tempo: qui trovi tutte le obiezioni standard per criticare i limiti a 30

Informazioni su Gianni Lombardi

Autore di libri e scrittore freelance. Ex pubblicitario. Ex segretario ADCI, IAB. Istruttore di Yoga. Copywriter. -Blog, E-mail, Facebook, Twitter, Web. Libri: http://owl.li/CESmh https://twitter.com/benzinazero
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