Mentre chi va in bicicletta viene considerato pericolosissimo e in infrazione se pedala indossando gli auricolari del telefonino, le auto si riempiono sempre di più di schermi interattivi che distraggono dalla guida e fanno distogliere gli occhi dalla strada per lunghi secondi.
Non solo: le case automobilistiche se ne vantano, come si vede in questo post tratto dalla pagina Facebook di MG Motor Europe…
Come se non bastasse la distrazione normale degli automobilisti – Automobilisti pericoli pubblici: mentre guidano sono distratti per il 45% del tempo [Monash University Accident Research Centre] –, i produttori di automobili ne aggiungono di nuove.
D’altra parte la storia industriale, tecnologica e di design dell’automobile è piena di scelte che trascurano la sicurezza o la salute a favore di immagine, marketing e prestazioni:
- Design e progettazione automobilistica alla faccia della sicurezza: sulle Tesla si può giocare anche mentre si guida [New York Times].
- Fino agli anni 20 circa l’automobile non era particolarmente amata, né negli Stati Uniti né in Europa, principalmente per la grande pericolosità dei veicoli e per il disturbo che creavano sulle strade, prima condivise da veicoli e pedoni senza grandi problemi e con pericolo molto minore. L’atteggiamento cambià grazie agli investimenti pubblicitari e alle operazioni di pubbliche relazioni dell’industira dell’auto. Per esempio, nel 1905 il New York Times definiva le auto ‘il carro del diavolo’ (Mike Wallace, Greater Gotham, A History of New York from 1898 to 1919). L’atteggiamento cambiò con l’arrivo degli investimenti pubblicitari dei produttori di auto. Successivamente l’industria lavorà mediaticamente e di pubbliche relazioni per buttare sui pedoni la principale responsabilità degli investimenti a loro danno: Come l’industria dell’auto ha messo fuori legge i pedoni [BBC News]
- La benzina aveva un problema: tendeva ad esplodere quando il rapporto di compressione fra pistone e camera di scoppio diventava troppo alto. La soluzione: usare il piombo tetraetile come antidetonante… peccato che fosse estremamente tossico. L’industria automobilistica e petrolifera presentarono il piombo tetraetile come perfettamente innocuo, avvelenando per decenni le città con i tubi di scappamento: Quei geni dell’industria automobilistica che ci hanno dato il piombo tetraetile…
- Un fatto storico comodamente dimenticato dall’industria dell’auto è il favore che ha sempre avuto con i dittatori: tanto Benito Mussolini quanto Adolf Hitler erano favorevoli al suo sviluppo e quello di una rete autostradale nazionale in Italia e in Germania. Hitler era tanto entusiasta della tecnologia automobilistica che il Maggiolino Volkswagen fu un suo progetto personale, affidando l’incarico di svilupparlo a Ferdinand Porsche. I dittatori sono tuttora anche fra i maggiori fornitori dell’industria petrolifera, essenziale per l’industria dell’auto.
- Alla Fiera Mondiale di New York, nel 1939, l’industria dell’auto fece una promessa importante: General Motors: nel 1960 elimineremo code e incidenti stradali nelle città [Futurama, 1939, foto, video]. La previsione dipinta da Futurama è una delle previsioni che contemporaneamente si sono dimostrate vere e dimostrate false: le strade e autostrade proposte sono state realizzate in tutto il mondo ma l’obiettivo di eliminare code e incidenti stradali è tuttora fallito e non raggiunto (eccetto che nelle città dove l’uso dell’automobile è stato fortemente limitato). È da 130 anni che la pubblicità promette l’auto miracolosa che non inquina e non ammazza. Quando arriva?
- L’incidentalità delle auto d’epoca era altissima, ed è calata negli anni grazie a due tipologie di provvedimenti: il miglioramento della sicurezza del veicolo (che salva automobilisti e passeggeri) e regole di circolazione più stringenti (che salvano anche pedoni e ciclisti), oltre a grossi investimenti su segnaletica e infrastrutture. Ciononostante l’industria dell’auto nella pubblicità sin dagli anni ’20 del secolo scorso ha sempre vantato grande sicurezza dei suoi veicoli, che restano pericolosi ancora oggi sotto molti punti di vista. Quanto erano pericolose le auto d’epoca? È corretto chiamarle ‘bare a quattro ruote’?
- Design, marketing e sicurezza: l’industria dell’auto ha sempre privilegiato i primi due, trascurando la terza, a meno di non essere costretta dalla legge e dalle normative. Design automobilistico: molte aziende hanno sempre preferito estetica, marketing o riduzione dei costi alla sicurezza. Tanto ieri quanto oggi (a meno di non essere obbligate dalla legge) [foto, video]
- L’ipocrisia dell’industria automobilistica: a parole grandi promesse di sicurezza, ma nelle scelte concrete di design… [AGGIORNAMENTO]
- Problemi di genere alla guida dell’auto, spesso ignorati per anni: Design: le cinture di sicurezza delle automobili sono spesso progettate per gli uomini… mettendo il corpo femminile a rischio
- Nuove auto diesel ‘ecologiche’ che emettono inquinanti fino a 11 volte superiori ai limiti… [The Times]
- Nel 2015 scoppia lo scandalo Volkswagen Dieselgate, probabilmente una delle più grandi truffe commerciali nella storia dell’umanità: La malafede delle Case Automobilistiche. Sintesi del caso Volkswagen [The Economist]
- L’industria automobilistica continua a mentire su reali consumi ed emissioni [Transport & Environment]
- Nonstante le promesse del passato e le promesse visionarie di oggi, l’industria dell’auto continua a non essere in grado di risolvere il problema di traffico e parcheggi (a meno di non promuovere mezzi di trasporto alternativi all’autmobile, appunto): Come mai Audi, Bmw, Fiat, Mercedes, Tesla, Volkswagen e le altre non sono in grado di risolvere il problema dei parcheggi e del traffico? [AGGIORNAMENTO]
- L’ultima grande promessa a vuoto dell’industria dell’auto? L’idea di Elon Musk di fare tunnel per spostare il traffico dalla superficie al sottosuolo. Peccato che: 1. La metropolitana esiste già ed è molto più efficiente nel trasportare persone di qualsiasi autostrada; 2. anche i tunnel rientrano nel fenomeno della domanda indotta. Come migliorare l’Hyperloop di Elon Musk: binari invece dei pneumatici, vagoni invece delle auto…
Quindi, concludendo, installare di fianco al cruscotto schermi interattivi che distraggono chi guida fa parte dello schema: l’auto deve essere prima di tutto eccitante e divertente, non noiosamente sicura.