La massima capacità di una corsia stradale corrisponde a circa 1800-2000 veicoli l’ora che viaggiano a circa 20-30 km/h tenendo accuratamente le distanze (dati Highway Capacity Manual).
Questo significa che, più il traffico è intenso, più le automobili devono procedere lentamente tenendo con attenzione le distanze. Gli automobilisti che insistono per tentare un sorpatto, cercano di andare più veloce, non tengono le distanze e frenano sono quelli che peggiorano la situazione.
Come si vede bene dal filmato, appena qualcuno accelera per andare più veloce ottiene l’effetto opposto: il traffico rallenta fino ad arrestarsi e si forma la coda.
In quest’ottica i famosi gruppi di ciclisti che “intralciano il traffico” in realtà in caso di traffico intenso probabilmente contribuiscono a regolare la circolazione costringendo le auto alla velocità ottimale per la massima intensità di traffico: circa 20 km/h.
Alla stessa maniera in città per ridurre il traffico andare lentamente con andatura regolare è molto più importante che avere la possibilità di accelerare oltre i 30 km/h: paradossalmente chi va piano perde meno tempo di chi vuole andare forte. Se non ci credi, guardati di nuovo il filmato. Oppure aspetta che arrivino sul mercato le auto che si guidano da sole, che avranno sistemi automatici per mantenere con cura le distanze ottimali alla velocità ottimale per le condizioni di traffico.
Un altro imporante fattore nel creare il traffico è la creazione di nuove strade, per due motivi: 1. nuove strade attirano auto; 2. nuove strade creano nuove intersezioni (incroci, svincoli, rotonde). Queste, quando ci sono tante auto, creano inevitabilmente code di veicoli in attesa di passare a turno.
Qui un simulatore di traffico con cui provare ad osservare situazioni più complesse: con lavori stradali, svincoli, diverse percentuali di traffico pesante eccetera. In tutti i casi abbassando la velocità massima e mantenendo un’andatura regolare transitano più auto, ovvero il traffico è più efficiente, con meno code ad auto ferme.
Qui sotto un terzo video che spiega più in dettaglio come si formano le code anche ai semafori, agli incroci, e in superstrade e autostrade:
Il video propone come ‘semplice soluzione’ la guida autonoma, ma senza dire che, ammesso che funzioni veramente e alla perfezione, ci vorranno almento trent’anni per vedere un numero significativo di auto a guida autonoma sulle strade. Il problema fondamentale rimane il fatto che le auto sono ingombranti, per cui ne bastano relativamente poche su una strada per creare possibilità di congestione, rallentament e code.
Alcune cose sono vere, ma con un’importante condizione: l’andatura regolare, ovvero ciò che il 90% dei guidatori non sa tenere.
Che il traffico sia causato in parte dall’incapacità dei conducenti è pacifico, ed è proprio per questo che tali “ricette” bucoliche anziché risolvere il problema lo peggiorano, come facilmente verificabile nell’esperienza di tutti i giorni.
“Fluidificare” è una cosa. “Fluidificare a prova di incapace patentato medio” è un’altra.
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Era scritto “andare lentamente in modo regolare”, però effettivamente “con andatura regolare” è più chiaro. Ho corretto in tal senso. Grazie per l’osservazione.
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Sì sì, avevo compreso perfettamente, e la mia osservazione non era tanto una correzione, quanto appunto la triste constatazione che, non sapendo molti guidare, questi rimedi risultino piuttosto peggiorativi.
Meno patenti regalate, più patenti ritirate ai negati, e vedi quanta fluidità e spazi guadagniamo in città…
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Da alcune rapide prove ho notato che gli ingorghi scompaiono anche aumentando l’accelerazione massima. Cosa sensata, in quanto gli ingorghi altro non sono che il sintomo dell’incapacita’ di adattarsi del flusso a variazioni locali.
Quindi abbassare la velocita’ e’ solo una soluzione apparente, in quanto le variazioni locali risulteranno meno accentuate nel tempo, riducendo la velocita’ (dato che velocita’ di variazione nel tempo = variazione nello spazio / velocita’. Ma cio’ a discapito comunque della portata.
Quindi quello che serve e’ lo smorzamento delle variazioni locali. Quindi abbassare la velocita’ vuole solo dire spostare il problema, non certo risolverlo!
Quello che serve sono al contrario strade piu’ ampie, in grado di ridurre la portata relativa delle variazioni spaziali senza ridurre la velocita’.
Che strade piu’ larghe “attirino” piu’ auto e’ mitologia, visto che le auto non compaiono dal nulla come gli alieni dallo spazio profondo, ma corrispondono ad esigenze di spostamento.
Una strada che non porta da nessuna parte sara’ comunque sempre vuota, indipendentemente da quanto sara’ larga! E una strada che porta da qualche parte non portera’ mai piu’ auto di quelle che servono per portare in tale posto le persone che vogliono andarci!
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Le strade più larghe aumentano gli incidenti. “Strade più larghe = più morti. L’esperienza americana [The Economist] https://benzinazero.wordpress.com/2015/07/06/strade-piu-larghe-piu-morti-lesperienza-americana-the-economist/
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Inoltre nuove strade e strade più larghe ATTIRANO nuovo traffico, è un fenomeno VERIFICATO da decenni: “NY “La nuova superstrada eliminerà il traffico per generazioni”. Invece aumenta in 3 settimane https://benzinazero.wordpress.com/2016/12/02/la-nuova-superstrada-eliminera-il-traffico-per-generazioni-e-invece-aumenta/
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Che poi la soluzione vera è nell’ultima riga:
– MENO MACCHINE = MENO INGOMBRO SULLE STRADE = MENO TRAFFICO
Non c’è altra soluzione nel tessuto urbano a meno di scegliere di vivere in mezzo a delle autostrade.
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